L’ipotesi di unire Olimpiadi e Paralimpiadi, circolata quest’estate dopo Tokyo 2020, non scalda il cuore di Arianna Talamona. L’atleta azzurra, argento con la staffetta 4X100 agli ultimi Giochi, ha spiegato le sue ragioni a Giulia Zonca e Massimo Caputi in un incontro del ciclo Protezione e Sport, organizzato da Intesa Sanpaolo Assicura in Area X, spazio innovativo dedicato alla diffusione della cultura della protezione nel centro di Torino.
“Mi sembra pericoloso - ha detto - Bisogna proteggere chi ha avuto disabilità gravi. Ognuno ha necessità dei suoi spazi per esprimersi al meglio. È giusto che i due eventi siano separati ma che riescano a raggiungere lo stesso livello di visibilità e di attenzione. Il rischio è invece di essere oscurati”. Sull’inclusività nello sport Arianna è fiduciosa. “Si sta facendo un buon lavoro e ci stiamo arrivando ma capire cosa significa davvero essere inclusivi richiede molto impegno”.
In collaborazione con:
Intesa Sanpaolo