I giocatori della Danimarca in campo a Copenhagen, stretti intorno a Christian Eriksen soccorso dai medici: una delle immagini simbolo di Euro 2020 è anche una lezione da manuale sulla protezione, secondo Massimo Caputi e Giovanni Bruno. I due giornalisti erano ospiti di Area X, lo spazio esperienziale sulla cultura della protezione promosso da Intesa Sanpaolo Assicura a Torino.
“La prontezza del capitano Simon Kjaer nel sistemare Eriksen in posizione di sicurezza, la velocità dei soccorsi e la disponibilità del defibrillatore sono tutti aspetti di fondamentali della conoscenza e della protezione”, ha detto Giovanni Bruno. “Episodi come questi possono succedere, ma con la giusta conoscenza si possono scongiurare conseguenze drammatiche”.
Lo spirito di compattezza dimostrato dalla squadra danese e dai tifosi, che hanno ripetuto in coro il nome di Eriksen, hanno poi aiutato a sciogliere la tensione in un sospiro di sollievo.
Per gli azzurri sono stati gli Europei in cui la nazionale ha saputo riconquistare il pubblico, grazie a due anni e mezzo di lavoro impegnativo. “Un percorso avviato da Roberto Mancini, dai suoi collaboratori e dai giocatori - ha spiegato Massimo Caputi - che sono riusciti a mettere in campo lo spirito di gruppo, la coralità, il piacere di stare insieme. Questo si è tradotto in un gioco offensivo e propositivo”. I tifosi sono abituati a cingersi intorno alla Nazionale solo nei momenti topici delle grandi manifestazioni, ha concluso Caputi. “Con questa squadra il processo è iniziato subito e ci ha fatti appassionare fin dalle partite di qualificazione”.
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