Il sogno di ogni atleta è esordire con la maglia azzurra. Maxime Mbanda non fa eccezione, come ha raccontato stasera in Area X, iniziativa di Intesa Sanpaolo Assicura con sede a Torino, dedicata alla cultura della protezione.
Lo sportivo 28enne, nato a Roma da padre congolese e madre italiana, ha ripercorso il cammino che lo ha portato a esordire con la nazionale italiana nel 2016, contro gli Usa, e nel prestigioso torneo delle Sei Nazioni. “Quella di un atleta è una vita di rinunce - ha detto Mbanda, che oggi gioca con le ‘Zebre’ Rugby Club di Parma - ma anche di enormi soddisfazioni. Da ragazzo uno ha voglia di uscire tutte le sere. Quando inizi una carriera sportiva devi darti dei limiti. Sono sacrifici ma quando vedi i risultati capisci che ne è valsa la pena”.
In questo senso, aggiunge Mbanda, “Il rugby mi ha insegnato a proteggere i miei sogni”. Una lezione che Maxime ha portato fuori dal campo, dedicandosi ad attività solidali come il progetto ‘Le Tre Rose Rugby’ di Casale Monferrato, una squadra di rifugiati politici che l’atleta sostiene da anni. Ma anche nei mesi più difficili della pandemia, quando ha fatto il volontario sulle ambulanze con la Croce Gialla di Parma. Per il suo impegno il 28enne ha ricevuto dal Capo dello Stato l'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. “Per me è stato naturale prestare aiuto alla città quando più ne aveva bisogno - ha concluso - Sono contento di aver sensibilizzato i giovani a dare una mano”.
In collaborazione con:
Intesa Sanpaolo