"Gli investitori esteri guardano all’Italia con fiducia rinnovata ed ottimismo. Il 60% dei manager intervistati è infatti convinto che nei prossimi tre anni il Paese avrà migliorato la propria competitività a livello europeo e quasi la metà si dichiara pronto a espandere le proprie attività sul nostro territorio". Così il mediterranean leader per l’area strategy and transactions di EY, Marco Daviddi, commentando i risultati dello studio EY Attractiveness Survey. "Una porzione rilevante di nuovi flussi d’investimento - spiega - punta all’Italia per il proprio know-how tecnico e per la qualità del capitale umano. Occorre lavorare su questi aspetti per valorizzare le eccellenze del nostro Paese anche in ambiti a maggior valore aggiunto, tra cui ricerca e sviluppo, processi manifatturieri e relativi controlli qualità. Le infrastrutture esistenti non sono viste come un limite agli investimenti, nonostante la disomogeneità di varie aree del Paese, che necessitano di investimenti per guadagnare competitività". Per Daviddi "rafforzare la domanda interna è un’ulteriore leva attivabile per consentire di attrarre più investimenti in futuro, con un conseguente impatto su occupazione e crescita. In Italia - conclude - un’inversione del clima di fiducia di consumatori e imprese è stata rilevata anche da Istat, con un incremento osservato da febbraio scorso in avanti".
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EY