(ANSA) - GENOVA, 30 GEN - Nel terziario e nel commercio tre
lavoratori su dieci guadagnano meno di 700 euro lordi al mese,
che diventano sei su dieci se si restringe il campo al turismo.
Dati che si confermano in una regione come la Liguria che, sia
per la stagionalità che per la "polverizzazione" del terziario,
si colloca tra quelle in maggiore difficoltà. Sono dati
preoccupanti quelli che Paolo Andreani, segretario nazionale di
UilTucs, ha portato all'attenzione del convegno 'Terziario:
prospettive per la contrattazione', organizzato dall'Ente
Bilaterale Terziario di Genova in Camera di Commercio. Un
momento di confronto che 'fotografa' la realtà di un settore
formato da tante piccole e medie imprese, per un totale, solo
nel commercio, di circa 150 mila occupati in Liguria. "Parliamo
del settore più importante del paese con una platea - ha
ricordato Marco Carmassi, segretario Filcams Cgil - che dagli
anni 80 ha sostituito l'industria e che sulla piazza di Genova
ha vissuto una forte emorragia di lavoratori, con la chiusura
di Rinascente o il fallimento Quiticket". Il tema dei contratti,
quindi, rappresenta un nodo fondamentale per il quale, comunque,
qualche passo avanti è stato fatto. "Ci presentiamo a questo
appuntamento col rinnovo dei contratti del commercio per la
parte economica - ha ricordato Silvia Avanzino segretario
Fisascat Cisl Liguria e presidente dell'ente bilaterale - e il
10 febbraio, con lo stipendio di gennaio, sarà già erogato un
contributo una tantum di 350 euro. La contrattazione è la parte
fondamentale perché restituire potere economico a questa classe
di lavoratori permette ai consumi di riprendersi in un momento
difficilissimo". Il dialogo con la parte "datoriale" quindi,
resta aperto grazie al contributo di organismi come l'ente
bilaterale. "Grazie alla bilateralità stiamo portando avanti uno
scambio proficuo che genera lavoro di alta qualità - ricorda
Alessandro Cavo, vice presidente vicario di Confcommercio - e
con una tutela adeguata della sicurezza. Noi pensiamo che la
qualità della formazione sia molto importante, dobbiamo
investire in questo, ma per farlo serve una diminuzione della
pressione fiscale e contributiva su imprese e lavoratori".
"Servizi e commercio sono di gran lunga l'attività prevalente
sul territorio provinciale - conclude Luigi Attanasio presidente
Camera Commercio - e da qui l'importanza della contrattualistica
e delle sfide che sono connesse, dalla sicurezza sul lavoro,
alla formazione, al welfare. L'importanza degli organismi
bilaterali è quello di avere una sussidiarietà orizzontale alla
contrattualistica, fondamentale per mettere a terra gli
indirizzi generali del contratto". (ANSA).
Terziario: via a nuovo contratto ma ancora troppi precari
Attanasio (Camera commercio), importanza organismi bilaterali
