(ANSA) - POTENZA, 30 DIC - Il Covid, "come è noto, ha trovato
molte imprese e cittadini impreparati a gestire in sicurezza i
propri dati online, per cui sono cresciuti - in Basilicata, così
come in tutta Italia - i reati informatici". Tuttavia
"l'impennata del 2020 rispetto al 2019 non è allarmante: si
registra infatti un + 11,5%, con la regione che si piazza
sestultima nella classifica nazionale; ben più evidente, invece,
il salto in regioni come Veneto (+35,3%), Abruzzo (+29,7%) e
Puglia (+26,7%)".
È quanto emerge da una prima analisi del Centro Studi delle
Camere di commercio Tagliacarne - diffusa dall'ufficio stampa
della Camera di commercio della Basilicata - sull'andamento dei
reati denunciati lo scorso anno "che vedono una crescita in
Italia dei reati economici (+0,9%), tra cui spiccano, in
particolare, i delitti informatici (+19,8%) e le truffe e frodi
informatiche (+17%)".
"A livello provinciale per livello di reati informatici
(delitti, truffe e frodi informatiche) nel 2020 - è sottolineato
nella nota - Potenza si piazza al 76° posto con 368,8 reati per
100.000 abitanti, mentre Matera è alla 92^ posizione con 344,6.
Rispetto al 2019, Potenza registra un + 15,5% di reati
informatici mentre Matera si assesta ad un + 5,2%". (ANSA).