(ANSA) - PRATO, 19 DIC - Eseguito nei giorni scorsi
all'ospedale Santo Stefano di Prato, con tecnica laparoscopica,
un delicato intervento di sigmoidectomia, resezione di una parte
dell'intestino su una giovane paziente. L'operazione, effettuata
con strumenti ultra mini-invasivi, è stata condotta dall'equipè
diretta da Stefano Cantafio, responsabile della struttura
chirurgica del Santo Stefano.
La paziente, affetta da diverticolosi del sigma, un processo
infiammatorio dei diverticoli, trattata con terapia antibiotica,
ha presentato ripetuti episodi molto dolorosi e una conseguente
riduzione della qualità di vita. L'equipè chirurgica ha valutato
il caso e proposto l'intervento di sigmoidectomia laparoscopica
ultramini-invasiva. La paziente, spiega la Asl Toscana centro,
ha avuto un decorso postoperatorio caratterizzato da un minimo
utilizzo di farmaci antidolorifici, "per la soggettiva assenza
di dolore. E' stata dimessa 4 giorni dopo l'intervento con una
veloce ripresa e ritorno alle attività quotidiane".
La laparoscopia, si ricorda, permette di realizzare una
chirurgia mirata e di raggiungere, attraverso piccole incisioni
sulla parete addominale, il tratto di intestino su cui operare.
La chirurgia del Santo Stefano si è dotata di strumenti
ultra-mini-invasivi di 3mm di diametro che consentono, grazie al
calibro sottile, di eseguire le procedure chirurgiche in
sicurezza senza cicatrici cutanee e una riduzione sia della
degenza in ospedale che del dolore post-operatorio. L'approccio
chirurgico con strumenti di 3mm, si spiega, ha le stesse
caratteristiche funzionali di quello laparoscopico classico ma
offre molteplici vantaggi oltre a permettere al chirurgo
l'esecuzione dell'intervento con alta precisione.
"E' la prima volta che in Toscana viene eseguito nell'ambito
della chirurgia generale un intervento di chirurgia maggiore
utilizzando strumenti da 3 mm - spiega Cantafio -. Fino ad ora
tale utilizzo era limitato a interventi minori. Si tratta di una
ulteriore evoluzione della ben nota chirurgia mini-invasiva che
diventa ultra mini-invasiva anche per interventi più complessi
con la stessa sicurezza, le stesse performance, gli stessi
risultati dei classici strumenti utilizzati routinariamente, ma
con incisioni che diventano pressoché invisibili. Si parla di
'scarless surgery' (chirurgia senza cicatrici)". (ANSA).
A Prato strumenti ultra mini-invasivi per intervento a intestino
Operazione su giovane paziente affetta diverticolosi del sigma
