(ANSA) - FIRENZE, 18 APR - Pubblicato il catalogo generale
dei disegni della Fondazione Horne di Firenze. Curato da
Elisabetta Nardinocchi e Matilde Casati, è stato realizzato col
sostegno di Friends of Florence e è frutto di un meticoloso
lavoro di studio della collezione grafica che lo stesso Herbert
Pency Horne raccolse negli anni. Il catalogo, viene spiegato, è
strumento di studio completo della collezione di disegni, una
delle più importanti in Italia. Attraverso i saggi delle
curatrici è ora possibile approfondire personalità e passioni di
Horne. La collezione oltre a dipinti e sculture, comprende 809
disegni di stili, epoche e autori dal '400 ai primi del '900,
tra cui opere di Raffaello, Parmigianino, Rubens, Tiepolo e
Füssli.
"La pubblicazione giunge dopo anni di studi e ricerche
avviati con la necessaria campagna fotografica dell'intera
collezione e accompagnati nel tempo da alcuni esemplari
interventi di restauro - sottolinea Elisabetta Nardinocchi,
direttrice del Museo Horne e curatrice del volume - Varie mostre
organizzate dal museo su singoli nuclei della raccolta hanno
contribuito a far conoscere parte dei disegni ma è stata la
costante presenza, a fianco della Fondazione, dei Friends of
Florence che ha consentito di formulare un progetto pluriennale
di riordino e di approfondimento, fino al raggiungimento di
questo risultato fondamentale per rendere disponibile alla
comunità scientifica questa straordinaria raccolta". "Questo
catalogo è coronamento di anni di studi - spiega Matilde Casati
storica dell'arte - Offre per la prima volta una panoramica
completa della ricca collezione di disegni di Herbert Horne che
oltre ad apprezzati capolavori comprende disegni ancora poco
noti o finora inediti". Le schede sono esito di rigorose
ricerche che hanno fatto ricostruire la fortuna critica di
ciascun foglio della raccolta e, nel caso di molti disegni, di
precisare l'attribuzione, la destinazione e la storia
collezionistica. "Ci auguriamo che questo importante volume -
sottolinea la presidente di Friends of Florence, Simonetta
Brandolini d'Adda - possa contribuire a diffondere la conoscenza
di questo fondo e lo spessore di chi lo ha costituito e donato
alla collettività per testamento". (ANSA).