(ANSA) - PISTOIA, 27 MAR - "Ancora un'aggressione negli
istituti penitenziari della Toscana. Questa volta ad essere
stato aggredito è il personale di polizia penitenziaria in
servizio nell'istituto pistoiese. Nel pomeriggio di ieri, un
detenuto con problemi psichiatrici ha fatto irruzione
nell'ufficio del corpo di guardia e, senza un apparente motivo,
ha prima scaraventato a terra una ricetrasmittente e poi
aggredito i due agenti presenti, colpendo con due pugni al volto
uno di essi". E' quanto denunciato, in una nota, dal segretario
regionale per la Toscana del sindacato autonomo polizia
penitenziaria Sappe, Francesco Oliviero.
"Fortunatamente, l'intervento immediato dei due e del
restante personale presente, accorso immediatamente all'allarme,
ha permesso di ripristinare la sicurezza e far rientrare il
detenuto nella sua camera - spiega Oliviero -. L'agente ha
riportato un trauma mandibolare e tre giorni di prognosi".
Per Donato Capece, segretario generale del sindacato: "Il
disagio mentale, dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici
giudiziari, è stato riversato nelle carceri, dove non ci sono
persone preparate per gestire queste problematiche, mancano
strutture adeguate e protocolli operativi. La polizia
penitenziaria non ce la fa più a gestire questa situazione e nei
prossimi giorni valuterà se indire lo stato di agitazione". Ed
ancora: "Gli Opg devono riaprire, meglio strutturati e meglio
organizzati, ma devono di nuovo essere operativi per contenere
questa fascia particolare di detenuti". (ANSA).
Carceri: Sappe, a Pistoia agenti aggrediti da un detenuto
Il sindacato: "Riaprire gli ospedali psichiatrici giudiziari"
