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  • Vittime di tratta, in Piemonte l'82% sono donne
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Vittime di tratta, in Piemonte l'82% sono donne

Progetto Ue Alfa, accolti 329 donne, 129 bimbi e bimbe, 5 uomini

Torino ANSAcom

In Piemonte l'82% delle persone prese in carico dal sistema anti-tratta sono donne e provengono in maggioranza da Nigeria (90%) e Costa d’Avorio. L'80% di chi viene identificato come vittima di tratta o di grave sfruttamento in Piemonte ha fatto richiesta di protezione internazionale. Sono tra i dati diffusi nel convegno "Il diritto di essere libere", organizzato in Consiglio regionale a Torino, dal Comitato diritti umani e civili e dalla Consulta regionale femminile del Piemonte, tra le iniziative collegate alla Giornata contro la violenza sulle donne. Da gennaio ad aprile 2022, secondo i dati del progetto Alfa - Accogliere le fragilità, di cui è capofila la Prefettura e cofinanziato dall’Unione europea nel programma Asylum, Migration and Integration Fund (Amif) e dal ministero dell’Interno, sono state seguite e assistite dalla rete anti-tratta facente capo ad Alfa e Anello Forte3, 150 donne. Sono state 70 le donne accolte nelle strutture di accoglienza della rete. A questi numeri devono aggiungersi 50 donne che sono state prese in carico dal Comune di Torino, 27 donne con figli inserite nei Centri di accoglienza della città metropolitana. Il Piemonte registra uno dei numeri più alti a livello di presenza di nuclei monoparentali di persone accolte nel sistema anti-tratta: dal 2018 ad oggi nei programmi dedicati alle vittime di tratta sono stati 78 i nuclei che hanno trovato ospitalità. Da inizio progetto (aprile 2019) sono state accolte complessivamente, su tutto il territorio regionale, 329 donne, 129 bambini e bambine, 5 uomini, 3 persone transessuali. Finora gli enti anti-tratta piemontesi hanno accolto e accompagnato più di 500 persone vittime o potenziali vittime di tratta. Secondo i dati dell'Osservatorio regionale sull'immigrazione e sul diritto di asilo: dal 2018 al 2020 sono stati circa 6.000 i primi contatti con potenziali vittime di tratta attraverso le unità di strada, gli sportelli, il Numero verde anti-tratta e i colloqui di valutazione eseguiti su richiesta della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale e delle strutture di accoglienza per i richiedenti asilo e i rifugiati. I servizi pubblici e privati anti-tratta hanno assistito 1.367 potenziali vittime di tratta. Di queste 1.367 persone, 256 sono state accolte in strutture piemontesi. I posti attivi sul territorio regionale sono attualmente 94, distribuiti in tutte le province. "Non vi è dubbio che oggigiorno - ancora più che in altre epoche storiche - ha dichiarato Giampiero Leo, vicepresidente Comitato diritti umani e civili - le donne siano le principali e le più coraggiose protagoniste nella lotta per l'affermazione dei diritti umani nel mondo". "Se la tratta degli schiavi è scomparsa - ha commentato Marie-Jeanne Balagizi Sifa, coordinatrice Forum Donne Africane Italiane - oggi persistono nuove forme di schiavitù. La tratta di esseri umani o schiavitù moderna in Africa colpisce persone più vulnerabili, soprattutto donne e bambini". "Ogni anno - sottolinea la vicepresidente Comitato diritti umani e civili, Sara Zambaia - milioni di persone in tutto il mondo finiscono nelle mani dei trafficanti". A mettere l'accento sulla "massiccia quota di sommerso" Ornella Toselli, presidente Consulta femminile regionale, mentre la garante regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza, Ylenia Serra, ha evidenziato che "negli ultimi anni è aumentato molto il fenomeno di donne sole con figli, come vittime di tratta". A raccontare la sua esperienza, collegata al telefono, Joy Ezechiel, giovane vittima di tratta che ha raccontato la sua storia nel libro 'Io sono Joy. Un grido di libertà dalla schiavitù della tratta' di Mariapia Bonanate. "Ho deciso di raccontare la mia storia - spiega - perché voglio che le persone, conoscendola, pensino non solo a me, ma a migliaia di ragazze che hanno subito e stanno subendo questa situazione terribile".

In collaborazione con:
Consiglio Regionale del Piemonte

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