"Questa era la casa di campagna di
famiglia. Da sempre luogo d'incontro. Ma aprirla al turismo,
beh, avevo molta paura. Invece è un'esperienza bellissima: in
cinque anni abbiamo accolto persone di 55 nazionalità diverse. E
spesso nascono vere amicizie". A raccontare è Vittorio
Betteloni, una vita da manager internazionale, dal 2017 host di
Airbnb insieme al figlio Mario a Villa Betteloni, villa veneta
della seconda metà del XIV secolo, in Valpolicella.
E' una delle residenze più belle della terra dell'Amarone,
acquistata dalla sua famiglia nel 1665 e frequentata negli anni
anche da Giosuè Carducci, amico di uno dei suoi avi, e oggi tra
le perle della nuova categoria Dimore storiche lanciata da
Airbnb sull'onda del crescente trend dell'Heritage Tourism (già
raddoppiato in Europa, rispetto al 2019, nei primi sei mesi del
2022) per facilitare la ricerca di chi è alla ricerca di un
soggiorno immerso nella storia e nella bellezza del patrimonio
culturale (www.airbnb.it/dimorestoriche). "Chi viene qui si
sente a casa, anche se questo luogo è quanto di più diverso da
casa loro - racconta Mario - Già il check in è un'esperienza:
chiedono degli affreschi del '700, della biblioteca o del
giardino all'italiana". "Un rapporto e uno scambio che negli
hotel non si può avere", commenta Vittorio, che qui coltiva
anche vigne a regime biologico. "Sarebbe importante oggi
costruire una rete di offerte tipiche del territorio tra noi
locali - lancia l'appello - dal mio amico che alleva escargot
all'altro che coltiva zafferano. In molti, quando mi salutano,
mi dicono che torneranno, anche solo per ascoltare le storie di
questa terra". Soprattutto, non lo nasconde, "aprire al turismo
mi permette di fare vivere una residenza così importante, che
altrimenti sarebbe un problema mantenere. L'ho fatto per
garantire un futuro a Villa Betteloni e ai miei figli".
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