"La nostra mobilitazione è stata organizzata per proteggere le nostre terre e l'alimentazione dalle direttive europee e non a favore degli agricoltori ed allevatori. Lo ribadiamo nuovamente: 'Cara europa giù le mani dalla Nostra Terra! La Nostra Terra è la Nostra vita. Difendiamo l'eccellenza italiana dagli interessi delle multinazionali e da una politica incapace di reagire'. Per noi è stata una piccola grande vittoria perché il messaggio che doveva passare é andato a buon fine". Lo scrivono i promotori delle manifestazioni svoltesi la scorsa settimana ad Aosta contro le politiche agricole dell'Unione Europea.
"Ci è spiaciuto molto vedere come ancora oggi ciò che conta di più sono i like ed il numero dei partecipanti - prosegue la nota - senza soffermarsi abbastanza sul perché di queste azioni. Ogni presenza è stata fondamentale e non importa non essere stati in molti, a noi non interessano i numeri, bensì il messaggio da portare, ovvero che l'Ue, attraverso l'agenda 2030, disintegrerà il nostro Paese.
Non importa se c'erano pochi agricoltori ed allevatori e non siamo contro nessuna associazione di categoria, siamo semplicemente cittadini liberi che sono stati contattati da un allevatore e pertanto abbiamo deciso di dare il nostro contributo perché la battaglia che abbiamo iniziato tre anni or sono, riguarda anche l'agricoltura e la nostra alimentazione in generale. Successivamente siamo stati contattati da altri operatori del settore agricolo ma con rammarico solo in 4 hanno partecipato".
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