"Pandemia e persone con disabilità
in Umbria: l'impatto del Covid 19 sulle condizioni di vita e sui
servizi" è il titolo del lavoro svolto dall'Osservatorio
regionale sulla condizione delle persone con disabilità in
Umbria e presentato, a Perugia, dalla presidente
dell'osservatorio Paola Fioroni, dalla presidente della Regione
Umbria, Donatella Tesei e dall'assessore regionale alla salute
Luca Coletto.
Una indagine qualitativa, basata su interviste
semi-strutturate, che ha visto coinvolti funzionari e
professionisti del settore, sia pubblico che associativo, con
l'obiettivo di individuare e approfondire le cause delle
difficoltà incontrate durante la pandemia e gli effetti delle
misure adottate durante l'emergenza, al fine di delineare
strategie di tutela e garanzia dei diritti delle persone con
disabilità. I risultati dell'indagine, secondo i promotori,
potranno essere utili per valutare l'efficacia delle politiche
finora attuate, individuare i punti di forza e di debolezza e
proporre miglioramenti per la programmazione futura.
"La flessibilità nell'adattare i servizi, la pianificazione a
lungo termine e la collaborazione tra enti pubblici e terzo
settore - ha evidenziato l'indagine - emergono come elementi
fondamentali per costruire un sistema di supporto più adatto
alle esigenze delle persone con disabilità".
L'analisi delle interviste ha rivelato come "le
organizzazioni dei servizi si siano adattate, spesso con
resilienza, alle nuove circostanze, ma allo stesso tempo ha
messo in luce l'impatto devastante dell'isolamento, della
regressione comportamentale e della limitazione dell'accesso ai
servizi sulle vite quotidiane delle persone con disabilità".
Tra le necessità riscontrate quella di "migliorare il
supporto nell'apprendimento a distanza" e "rafforzare il
sostegno alle famiglie sia a livello istituzionale che sociale".
Dall'indagine è anche emerso come "questo periodo abbia
catalizzato l'innovazione tecnologica, promosso l'inclusione e
rafforzato i legami tra operatori, utenti e famiglie come
elementi centrali del cambiamento".
"Ringraziamo la Giunta regionale per questa opportunità che
ha dato all'osservatorio di poter svolgere una analisi
qualitativa e non soltanto quantitativa su quello che è stato
l'impatto del Covid 19 sulle famiglie e sui servizi - ha detto
Paola Fioroni -. Ci sono diverse parole che sono emerse dalle
interviste, come emergenza, paura, terrore, isolamento ma anche
parole che vanno a configurare delle nuove opportunità, come
innovazione, condivisione, speranza. Di fronte alle difficoltà,
all'isolamento, all'interruzione dei servizi alla persona, alle
difficoltà didattiche e a tutta una serie di problematiche
oggettive, i servizi e le famiglie hanno anche iniziato a
ragionare insieme su come risolvere queste criticità. La
pandemia ha messo ancora più in luce quanto sia necessario
condividere e far coincidere quelli che sono le esigenze, i
bisogni della persona con i servizi e uno dei 'live motive' che
è emerso è sicuramente la necessità di un progetto individuale,
personalizzato, partecipato e globale per la persona con
disabilità che consenta flessibilità dei servizi".
"Per agire al meglio e mettere in campo quelle politiche che
come Regione possiamo fare per venire incontro alle esigenze
delle persone con disabilità - ha detto la presidente Tesei - è
importante anche valutare gli impatti che certi eventi, come il
Covid, hanno avuto su certe categorie. Credo quindi che questo
sia un lavoro molto utile per guardare al futuro. Come Regione
stiamo portando avanti iniziative molto mirate che mettono al
centro la persona, con dei programmi specifici. Anche il
ministero sta mettendo molta attenzione a tutto ciò che riguarda
l'impatto sulle persone con disabilità, a partire dalla
famiglia, dai servizi, dalla scuola e dal mondo del lavoro".
"Il Covid ha avuto inevitabilmente delle ricadute sul sistema
- ha spiegato l'assessore Coletto - che sono delle cartine di
tornasole per rivedere e riallineare quella che è la
programmazione sociosanitaria che è assolutamente
indispensabile. In questi anni abbiamo lavorato tanto,
l'osservatorio ci è sempre stato a fianco in maniera operativa e
ha saputo raccogliere quelle che sono le necessità".
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