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Conclusa la giornata di lavori del Centro pari opportunità

Conclusa la giornata di lavori del Centro pari opportunità

'Point Donna Umbria' e convegno su 'Donne e lavoro'

PERUGIA, 15 marzo 2024, 16:40

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Si è conclusa ieri la giornata indetta dal Centro pari opportunità dedicata nella mattinata alla conferenza stampa di presentazione del progetto "Point Donna Umbria" e nel pomeriggio al convegno "Donne e lavoro: prospettive di sviluppo e (im)pari opportunità".
    Il progetto Point Donna Umbria - spiega un comunicato della Regione - rientra nel quadro delle iniziative per contrastare la violenza contro le donne, ed è stato promosso dal Centro per le Pari Opportunità Regione Umbria con il sostegno della Regione Umbria. Point Donna Umbria è un portale che si propone come strumento online accessibile a tutte le donne della regione: offre informazioni su opportunità di lavoro, formazione e supporto per coloro che desiderano avviare un'attività imprenditoriale in Umbria o hanno bisogno di consulenza relativa alla propria impresa, incluso l'accesso a finanziamenti pubblici.
    Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di Camera di Commercio dell'Umbria Punto Zero, Arpal, e Sviluppumbria, con i quali sono stati stipulati accordi di collaborazione.
    Il portale è raggiungibile all'indirizzo: pointdonnaumbria.regione.umbria.it Il convegno "Donne e lavoro: prospettive di sviluppo e (im)pari opportunità" è stato occasione di confronto e dialogo tra diversi esperti/e del settore che hanno esaminato le prospettive di crescita, le sfide e le opportunità emergenti nel campo dell'occupazione femminile in Umbria al fine di individuare soluzioni pratiche e strategie efficaci per migliorare l'occupazione femminile e promuovere l'uguaglianza di genere.
    La presidente del Centro Pari opportunità, Caterina Grechi, ha aperto i lavori e coordinato l'iniziativa.
    Dopo i saluti istituzionali della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, della vicepresidente dell'Assemblea legislativa della Regione Umbria, Paola Fioroni, e dell' Europarlamentare Francesca Peppucci si sono avvicendati gli interventi di Natale Forlani (presidente del Comitato scientifico per la valutazione delle misure di contrasto alla povertà e del reddito di cittadinanza- Ministero del Lavoro ); Miriam Sartini (direttrice Banca d'Italia Filiale di Perugia), Michela Sciurpa (amministratrice unica di Sviluppumbria ); Giancarlo Bizzarri (amministratore unico Punto Zero) ; Fortunato Bianconi (Area Ict Punto Zero); Rosita Garzi (consigliera di parità della Regione Umbria); Enza Galluzzo (esperta di politiche del lavoro e di genere, Arpal Umbria); Giuliana Piandoro (vice segretaria generale della Camera di commercio dell'Umbria); Elisabetta Tondini (responsabile area di ricerca "Processi e trasformazioni economiche e sociali" Aur) .
    La presidente del Centro pari opportunità, Caterina Grechi - prosegue il comunicato - ha espresso grande soddisfazione per la giornata, ricca di confronti e riflessioni sul tema del rapporto tra donne e mondo del lavoro, ricordando l'importanza del "fare rete" tra diversi soggetti anche in questo ambito. Per questo, ha affermato Grechi, "il Progetto Point Donna Umbria rappresenta il raggiungimento di un importante obiettivo, che ha visto la collaborazione degli enti più rappresentativi in Umbria per lo sviluppo economico del territorio e che auspico veda il coinvolgimento di ulteriori soggetti. Ciò per garantire alle donne uno strumento concreto di supporto alla loro autonomia e indipendenza economica: una dimensione di libertà personale che rappresenta anche un presidio contro la violenza di genere". La presidente Grechi ha inoltre aggiunto che è intenzione del CPO avviare prossimamente, grazie alla collaborazione e alla disponibilità dimostrata dalla Direttrice della Filiale di Perugia di Banca d'Italia, Miriam Sartini, un progetto di educazione finanziaria che potrà prevedere anche dei corsi specifici in materia.
    Michela Sciurpa, per l'occasione, ha annunciato "l'ottenimento della certificazione di parità di genere in Sviluppumbria. Un obiettivo non semplice, ma che contiamo di avere già nella presentazione del prossimo bilancio sociale, a giugno".
    Giancarlo Bizzarri (Amministratore Unico di PuntoZero) , nel sottolineare l'importanza del convegno che ha permesso un dialogo tra esperti di differenti settori ha osservato che "l'innovazione tecnologica può sicuramente essere d'aiuto nel supportare le problematiche poste dal Centro pari opportunità in quasi tutti gli aspetti dal contrasto alla violenza fino al supporto psicologico; può facilitare l'informazione, la formazione, la ricerca di lavoro, aiutare nello sviluppo d'impresa e facilitare la consulenza anche a distanza, ma non basta. Servono sicuramente conferenze e convegni che sensibilizzano verso tale tematica ma servono anche e soprattutto azioni concrete volte a cambiare cultura e visione generale. PuntoZero - ha proseguito Bizzarri - ha circa il 63% di dipendenti donne e ha al suo interno tutte e quattro le generazioni (Boomers - Generazione X - Millennials - Generazione Z). L'azienda per avviare un percorso a sostegno della parità di genere ha pensato di mettere in campo azioni concrete e soprattutto strutturali; per questo ha deciso di certificarsi attraverso la Prassi di riferimento Uni/pdr 125:2022 che definisce le linee guida proprio sul sistema di gestione per la parità di genere".
    Arpal Umbria - come spiegato nel corso dell'evento dall'esperta rappresentante dell'Agenzia - "con la propria azione nelle politiche attive del lavoro, sia sul fronte della programmazione di interventi e risorse che dal lato dei servizi ai cittadini, è orgogliosa di prendere parte ad un progetto così importante. L'esperienza quotidiana a contatto con tante donne - che rappresentano il 59 % dell'intera utenza - evidenzia come per supportare il mondo femminile siano fondamentali servizi di qualità, personalizzati ed integrati come quelli offerti dai CPI, ma anche una informazione accessibile alle opportunità che possono favorire l'occupabilità delle donne. La messa a sistema dei servizi del territorio e la loro circolarità fornisce alle donne una indispensabile visione d'insieme e al contempo valorizza i servizi stessi. La dispersione delle informazioni frena l'accesso alle opportunità e quindi al lavoro e all'empowerment femminile".
   

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