"La cronaca locale e nazionale ci
racconta ancora di episodi in cui il diritto di parcheggio
riservato alle persone con disabilità viene ignorato. Non è un
problema banale, ma un fatto di civiltà. Non possiamo rimanere
inermi di fronte al non rispetto, non solo di normative, ma dei
diritti dei cittadini a partire dall'eguaglianza": lo scrive
Paola Fioroni, che, in qualità di presidente dell'Osservatorio
regionale sulla condizione delle persone con disabilità, ha
scritto una lettera indirizzata a tutti i Comuni dell'Umbria
"per sollecitare gli amministratori ad un'attenzione maggiore
sul diritto alla mobilità delle persone disabilie a promuovere
un'opera di consapevolezza e responsabilità nei confronti dei
cittadini e di chi deve far rispettare normative e diritti".
"L'art 20 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con
disabilità - afferma Fioroni - fa riferimento alla tutela del
diritto alla mobilità personale e autonoma della persona
disabile. Secondo il testo integrale delle audizioni sulla
condizione delle persone disabili dell'Istat pubblicato il 24
marzo 2021, sono 3 milioni e 150 mila i disabili italiani.
Questo significa che stiamo parlando di un 5,2 per cento della
popolazione. L'accessibilità universale, il superamento delle
barriere di ogni genere per raggiungere l'uguaglianza di tutti i
cittadini nell' accedere a luoghi e risorse è dunque una sfida
imponente che riguarda anche la mobilità pubblica e privata".
La presidente ricorda che "per garantire una normale possibilità
di spostamento, nonché una maggiore integrazione lavorativa e
sociale, la normativa vigente, aderendo ai principi sanciti
dalla Convenzione, prevede il parcheggio per persone disabili
riservato a chi presenta una capacità di deambulazione ridotta e
ai non vedenti, attraverso una specifica autorizzazione. Dai
primi mesi del 2022 la sosta nei parcheggi contrassegnati dalle
strisce blu è gratuita per le persone con disabilità, se i posti
riservati sono esauriti. Il tagliando per utilizzare i parcheggi
riservati viene rilasciato dal proprio Comune di residenza, dopo
aver sostenuto un accertamento medico".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA