La Terza commissione
dell'Assemblea legislativa ha approvato all'unanimità la
proposta di legge "Qualità del lavoro e dei servizi alla
persona" di iniziativa dei consiglieri Eleonora Pace (FdI),
Andrea Fora (Patto civico), Michele Bettarelli, Tommaso Bori
(Pd), Paola Fioroni, Stefano Pastorelli, Marco Castellari e
Valerio Mancini (Lega). Il testo approvato oggi è frutto di un
maxi emendamento alla proposta iniziale, sottoscritto da tutta
la Commissione, elaborato dopo una prima fase di ascolto e
partecipazione con i soggetti interessati ed orientato
all'armonizzazione con il nuovo codice degli appalti e con le
osservazioni emerse.
Prima del voto - è detto in una nota della Regione - il
nuovo articolato della proposta di legge è stato sottoposto
all'attenzione dei rappresentanti di Centrali cooperative, Forum
del Terzo Settore, sindacati e Anci. Una interlocuzione da cui è
emersa condivisione per le misure prospettate che, è stato
rilevato, se integrate con legge sull'amministrazione condivisa
renderanno il quadro normativo umbro il più avanzato a livello
nazionale.
La legge mira a garantire il rispetto dei diritti dei
lavoratori, la legalità del mercato del lavoro, la qualità dei
servizi di welfare e a promuovere l'inserimento nel mercato del
lavoro delle persone svantaggiate e con disabilità. Essa detta
disposizioni per la qualità del lavoro e per la valorizzazione
della 'buona impresa' negli appalti dei servizi alla persona, il
cui affidamento sia di competenza della Regione, dei Comuni,
delle Aziende sanitarie regionali, delle agenzie regionali,
degli enti strumentali regionali e degli organismi dipendenti
dalla Regione, delle società partecipate dalla Regione e degli
enti vigilati e controllati dalla Regione [stazioni appaltanti].
Il ricorso alle procedure di affidamento è ammesso solo nel
caso in cui non sia possibile apprestare modelli organizzativi
di amministrazione condivisa con gli enti del Terzo settore. In
caso di esternalizzazione dei servizi sanitari e socio-sanitari,
l'offerta economicamente più vantaggiosa viene individuata sulla
base del miglior rapporto qualità/prezzo e valutata sulla base
di criteri oggettivi, quali gli aspetti qualitativi, ambientali
e sociali connessi all'oggetto dell'appalto. Nelle procedure di
affidamento, per la definizione degli elementi di valutazione
dell'offerta e in relazione alle caratteristiche dell'appalto,
le stazioni appaltanti dovranno tenere conto: del progetto
tecnico elaborato per la gestione dei servizi; delle esperienze
maturate nel settore; della capacità di rapporto con il
territorio; della validità del progetto in relazione agli
obiettivi riabilitativi o educativi individuati dalla stazione
appaltante; della professionalità e qualificazione dei
lavoratori; modalità di coinvolgimento degli utenti e dei loro
familiari. Il punteggio attribuito all'offerta economica è
calcolato utilizzando una formula che abbia una funzione
dissuasiva rispetto ad una competizione eccessiva sul prezzo.
Le stazioni appaltanti dovranno prevedere un'espressa
clausola sociale volta a promuovere la stabilità occupazionale
mediante l'assorbimento dei lavoratori direttamente impiegati
dall'appaltatore uscente nella prestazione dei servizi oggetto
di appalto a condizioni economiche e normative almeno
equivalenti a quelle stabilite nel contratto d'appalto cessato,
nonché ad assicurare il mantenimento dell'anzianità di servizio
e i diritti individuali acquisiti o in essere al momento del
cambio appalto. La mancata sottoscrizione della clausola sociale
comporta l'esclusione del concorrente dalla gara.
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