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Via libera alla proposta di legge su denominazioni comunali

Via libera alla proposta di legge su denominazioni comunali

Iniziativa della Lega, Mancini primo firmatario

PERUGIA, 26 settembre 2023, 15:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Via libera dall'Aula di Palazzo Cesaroni alla proposta di legge di iniziativa dei consiglieri della Lega, Valerio Mancini (primo firmatario), Manuela Puletti, Paola Fioroni e Stefano Pastorelli (tra i proponenti dell'iniziativa legislativa anche l'allora consigliere regionale Francesca Peppucci, ora europarlamentare) che prevede la "Istituzione e disciplina del registro regionale dei Comuni con prodotti De.co. (Denominazioni comunali)".
    Nella votazione è stata raggiunta l'unanimità dei presenti.
    Il consigliere Mancini - secondo quanto riferisce un comunicato della Regione - ha spiegato che "l'obiettivo della legge, che è stata dotata di risorse finanziarie consistenti in 50mila euro annui per il triennio 2023-2025, è quello di valorizzare l'istituzione delle Denominazioni comunali quale strumento efficace per promuovere la salvaguardia delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche territoriali, della biodiversità, nonché di difesa della storia, delle tradizioni e saperi locali e per contribuire alla promozione delle specificità storico-culturali di un determinato territorio.
    Vogliamo così anche riconoscere il valore delle istituzioni più vicine ai cittadini".
    Nel rispetto della piena tutela delle indicazioni geografiche, questa iniziativa legislativa mira, dunque, a promuovere la conoscenza dei prodotti De.co. mediante un Registro regionale dei Comuni. Nel registro non viene comunque prevista, tra gli altri, l'inclusione di prodotti interessati da indicazioni geografiche (Dop, Igp, Stg). La denominazione comunale potrà essere istituita con delibera della Giunta municipale che attesti un legame fortemente identitario di un prodotto con il territorio. La De.co. non rappresenta un marchio di qualità o certificazione, ma un primo livello di tutela. Può riguardare dunque un prodotto agroalimentare o gastronomico, artistico ed artigianale, una ricetta, ma anche un prodotto ad alto valore storico della tradizione locale, una festa, una fiera, una sagra oppure una tecnica particolare di coltivazione, allevamento o di pesca, caratteristica del territorio.
   

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