E' in aumento in
Umbria, il numero degli apicoltori: è emerso da un corso di
aggiornamento nella sede centrale della Molini Popolari Riuniti,
a Umbertide, che lo ha organizzato, al quale hanno partecipato
una novantina di persone, in gran parte professionisti e
provenienti da tutta la provincia di Perugia e non solo. In
particolare, a illustrare loro le nuove normative in materia,
gli aspetti tecnici e tutte le misure e gli adempimenti
necessari per svolgere al meglio la professione di apicoltore è
stato Piero Macellari, veterinario responsabile del servizio
Igiene degli alimenti di origine animale della Usl Umbria 1,
coadiuvato dal veterinario Alfio Tosti. A introdurre i lavori,
per la Molini Popolari Riuniti è intervenuto Stefano Casagrande,
responsabile dei punti vendita della cooperativa.
"Il miele - ha infatti spiegato Macellari - è sinonimo di
genuinità ed è importante che le norme che regolano questo
settore siano chiare e applicate correttamente per far si che il
miele mantenga ancora questa sua caratteristica di genuinità.
L'altro problema è legato a due aspetti: da un lato
l'inquinamento ambientale e l'utilizzo a volte eccessivo di
alcuni pesticidi che sono particolarmente nocivi per
l'apicoltura; dall'altro, il cambiamento dei cicli della
stagionalità che sta cambiando anche il ciclo biologico dell'ape
con ripercussioni nelle sua capacità produttive e, quindi, nella
loro sopravvivenza".
Nonostante queste criticità, comunque, il numero degli
apicoltori in Umbria è in crescita, come testimonia anche la
forte partecipazione all'incontro. "Stanno aumentando in
particolare gli hobbisti - ha fatto sapere Macellari - il cui
lavoro ha un'importanza notevole per il mantenimento della
biodiversità in natura. Per quanto riguarda i professionisti
abbiamo alcuni importanti realtà che svolgono un'attività
veramente notevole anche dal punto di vista quantitativo e per
cui riescono a far conoscere il nostro prodotto in tutta Italia
e anche all'estero".
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