Far crescere un'agricoltura di
qualità e soprattutto rispettosa del mondo del lavoro e quindi
etica, attraverso indirizzi e interventi per entrare "a gamba
tesa" sui fattori di illegalità: nasce con queste intenzioni il
'Protocollo d'intesa per attività di prevenzione e contrasto del
lavoro irregolare e del caporalato' in agricoltura, sottoscritto
oggi a Perugia nel Salone d'Onore di Palazzo Donini.
Promotore l'assessore regionale all'Agricoltura, Roberto
Morroni, presente insieme alla presidente della Regione,
Donatella Tesei, anche lei firmataria del documento.
All'iniziativa hanno aderito, e sottoscritto l'atto, pure le
Prefetture di Perugia e Terni, l'Ispettorato interregionale del
lavoro di Roma, le Direzioni regionali di Inps e Inail, l'Arpal
Umbria, i sindacati Fai CISL, Flai Cgil, Uila, le associazioni
Cia Umbria, Coldiretti Umbria, Confagricoltura Umbria, Legacoop
agroalimentare Umbria, Confcooperative Umbria, Copagri Umbria.
Un accordo che punta molto a lavorare, attraverso una cabina di
regia, "sulla prevenzione e sul monitoraggio della situazione",
come ha spiegato l'assessore Morroni. "Vogliamo - ha aggiunto -
che l'agricoltura umbra rappresenti un luogo di eccellenza anche
per quanto attiene le condizioni di lavoro. Il fatto che nella
nostra regione non si registrino fenomeni di caporalato, come
invece in altre, accentua solo ancora di più l'importanza di
questa iniziativa che punta a prevenire, per far sì che la
cultura della legalità, il rispetto per il lavoro e le persone
siano elementi caratterizzanti di eccellenza dell'agricoltura
umbra".
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