"Negli ultimi anni viviamo un
paradosso: mentre cresce la domanda di informazione,
diminuiscono i giornalisti professionali. Il lavoro
giornalistico è diventato un lavoro povero. Chiediamo con forza
al governo di tutelare il diritto al lavoro per tutti e il
rispetto del lavoro giornalistico". Così la segretaria della
Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), Alessandra
Costante, intervenendo a Bolzano all'assemblea annuale del
Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige.
"Per noi l'equo compenso è solo proporzionalità e coerenza
con le retribuzioni contrattuali", ha precisato Costante.
Durante il suo intervento, la segretaria della Fnsi ha parlato
anche della "differenza enorme tra informazione e propaganda",
precisando come la prima garantisca "la tenuta democratica del
Paese, mentre la propaganda mina la democrazia", e
dell'opportunità di riformare le leggi di settore, che
"fotografano una realtà che non esiste più da decenni".
Sulle sfide legate alle nuove tecnologie, la segretaria della
Fnsi ha specificato come sia intenzione della categoria
confrontarsi apertamente sull'intelligenza artificiale, evitando
che diventi uno strumento per distruggere posti di lavoro. "Se
vogliamo che l'informazione e l'occupazione nell'informazione
abbiano un futuro in questo Paese, dobbiamo governare
l'intelligenza artificiale, affinché venga impiegata come
supporto tecnico non generativo", ha concluso.
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