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Rifiuti del tunnel del Brennero smaltiti in area demaniale

Rifiuti del tunnel del Brennero smaltiti in area demaniale

In bonifiche agrarie rifiuti di lavorazione mescolati con limi

TRENTO, 29 novembre 2022, 11:48

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nelle bonifiche agrarie in valle di Non sono finiti rifiuti di lavorazione della galleria del Brennero mescolati con fanghi e limi di impianti di lavorazione di inerti. Nell'ambito della specifica manovra di monitoraggio nazionale sulle Grandi opere pubbliche i carabinieri del Noe e gli operatori del Nucleo ispettivo dell'Appa provinciale hanno infatti individuato a Campodenno e Ton, in Val di Non, in Trentino, le aree in cui sarebbero stati in parte smaltiti i rifiuti provenienti dai lavori per la realizzazione della Galleria del Brennero. Secondo gli investigatori, sarebbero circa 100.000 i metri quadrati di terreni interessati. Tra le aree individuate anche un'area di pregio ambientale, un biotopo di 7.000 metri quadrati, scavato fino alla falda dove sarebbero stati scaricati anche limi. Si tratta di una zona che si sviluppa tra il fiume Noce e la SS43, di proprietà del Servizio bacini montani della Provincia autonoma di Trento, senza che apparentemente nessuno si sia accorto di nulla. Sul fronte delle bonifiche agrarie sono state invece localizzate, sempre nella Val di Non, otto macro aree all'interno delle quali si ritiene fossero stati illecitamente smaltiti i rifiuti.
    I sequestri odierni - informa il Noe - sono stati eseguiti nel prosieguo di un'ampia e complessa indagine, denominata "Brennero", che già agli inizi dell'anno aveva portato al sequestro di un impianto di recupero rifiuti, dove, secondo gli investigatori, i titolari, eludendo le norme tecniche e analitiche, facevano transitare i rifiuti, per poi recapitarli in quelle che avrebbero dovuto essere delle bonifiche agrarie, ma che di fatto si erano rilevate essere delle discariche abusive. I carabinieri del Noe e gli ispettori dell'Appa, coordinati dal procuratore capo Sandro Raimondi e dalla pubblico ministero Alessandra Liverani della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo trentina, hanno individuato e sequestrato, in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip, altri siti in cui - secondo gli investigatori - venivano smaltiti abusivamente i rifiuti.
   

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