In Croazia si è svolta oggi
l'annuale commemorazione delle vittime del nazifascisti e dei
collaborazionisti croati, gli ustascia di Ante Pavelić, al campo
di concentramento di Jasenovac, il più grande tra quelli
istituti dal regime ustascia durante la Seconda guerra mondiale.
Alla cerimonia, in cui le autorità croate sono state
rappresentate dal premier Andrej Plenkovic e da numerosi membri
del governo e delle opposizioni, sono intervenuti anche i
rappresentanti della Chiesa cattolica e ortodossa, nonché della
religione islamica e ebraica. Come gli altri rappresentanti del
corpo diplomatico a Zagabria, il nuovo ambasciatore d'Italia in
Croazia, Paolo Trichilo, ha deposto un fiore al monumento
dedicato alle vittime.
A Jasenovac, sul fiume Sava, che segna il confine tra la
Croazia e la Bosnia, il regime degli ustascia creò il suo campo
di sterminio, dove furono uccise o morirono circa 100 mila
persone, in maggioranza di etnia serba, ebrea e Rom.
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