Colpi di mortaio hanno colpito
i quartieri vicini al palazzo presidenziale di Mogadiscio oggi,
senza causare vittime, poco dopo che il Parlamento aveva
approvato la composizione del governo, un segno delle sfide che
attendono i nuovi leader.
Già minacciata da un'imminente carestia a causa della
peggiore siccità degli ultimi 40 anni, negli ultimi mesi la
Somalia ha dovuto affrontare l'intensificarsi degli attacchi del
movimento di insurrezione islamista al Shabaab.
Oggi "diversi colpi di mortaio sono stati sparati contro aree
civili nel distretto di Warta-Nabadda", ha dichiarato Mohamed
Abdifatah, un funzionario della sicurezza della zona. Un
testimone ha raccontato che una granata ha danneggiato un
ospedale privato. Gli attacchi, che non sono stati rivendicati,
arrivano dopo che il Parlamento, riunitosi oggi, ha approvato la
composizione del governo presentato il 2 agosto dal Primo
Ministro Hamza Abdi Barre, con 229 voti a favore, sette contrari
e un'astensione. Barre, nominato il 15 giugno dal nuovo
presidente Hassan Sheikh Mohamoud, eletto a maggio, ha formato
una squadra di 75 ministri e viceministri. Tra questi, Muktar
Robow, 53 anni, alias Abu Mansour, ex leader del gruppo
islamista radicale Shabaab, legato ai jihadisti di al-Qaeda e
dal quale ha disertato nel 2017, ricopre la carica di ministro
degli Affari religiosi.
Secondo le Nazioni Unite, 7,1 milioni di somali, quasi la
metà della popolazione, soffrono di grave insicurezza
alimentare. La siccità ha anche causato lo sfollamento di
918.000 persone.
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