Una missione delle Nazioni Unite è
arrivata oggi nel Nagorno Karabakh, per la prima volta in tre
decenni. Lo ha annunciato l'Azerbaigian, nel momento in cui la
maggioranza della popolazione armena locale ha lasciato
l'enclave dopo la sua riconquista da parte di Baku.
Il portavoce della presidenza azera ha detto che la missione
delle Nazioni Unite è arrivata "questa mattina" con il compito
principale di valutare i bisogni umanitari sul posto. La
missione ha visitato un posto di controllo al confine tra il
Nagorno Karabakh e l'Armenia, ha precisato a fine giornata il
portavoce del ministero degli Esteri azero. La missione, guidata
da Vladanka Andreeva, coordinatrice residente delle Nazioni
Unite in Azerbaigian, dovrebbe tenere una conferenza stampa
domani.
Da parte sua, il capo della diplomazia francese, Catherine
Colonna, ha annunciato che martedì si recherà in Armenia per
"riaffermare il sostegno della Francia alla sovranità e
all'integrità territoriale dell'Armenia". Parigi ha deplorato
che l'Azerbaigian abbia acconsentito alla missione dell'Onu solo
dopo l'esodo di massa degli armeni. I separatisti armeni, che
hanno controllato il Nagorno Karabakh per tre decenni dopo la
disgregazione dell'Urss, hanno capitolato la scorsa settimana,
affrontando un'offensiva fulminea da parte dell'Azerbaigian che
ha lasciato dietro di sé quasi 600 morti. Da allora, l'enclave è
stata abbandonata dai suoi abitanti, con più di 100.000
rifugiati - sui 120.000 abitanti che ufficialmente vi risiedono
- fuggiti in Armenia per paura di ritorsioni da parte
dell'Azerbaigian, facendo temere una grave crisi umanitaria.
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