"La Pasqua 'bassa' dà una mano alle
vendite di marzo, ma la ripresa dei consumi - nonostante gli
effetti positivi del rallentamento dell'inflazione - rimane
incerta. E mentre i canali di vendita dell'online e della grande
distribuzione resistono, i negozi continuano a perdere quote di
mercato, con una flessione in valore del -1,5% rispetto a marzo
2023".
Così Confesercenti commenta in una nota le rilevazioni sul
commercio al dettaglio dell'Istat.
Le spese per le festività permettono alle vendite alimentari
di crescere del 6,4% in valore (+3,6% in volume) rispetto a
marzo 2023, mentre il non food, invece, registra una nuova
flessione. E nonostante marzo segni, per la seconda volta
consecutiva, un aumento tendenziale complessivo delle vendite in
volume, si registra un lieve calo sul mese precedente, evidenzia
l'associazione. "In questo quadro, come anticipato, continuano
le difficoltà dei negozi di prossimità: secondo le nostre stime,
nei primi tre mesi dell'anno, le piccole superfici avrebbero
registrato un calo delle vendite in volume del 2%, a fronte di
un aumento dell'1,6% della grande distribuzione. Per
quest'ultimo canale, in particolare, si rileva l'aumento delle
vendite alimentari dei discount del 5,7% nei primi tre mesi
dell'anno".
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