"Siamo preoccupati per il rapido
aumento dell'uso di combustibili fossili per l'estrazione e le
transazioni di bitcoin, in particolare di carbone, che ha le
peggiori emissioni di qualsiasi combustibile", è il tweet di
Musk.
"La criptovaluta è una buona idea a molti livelli e crediamo
che abbia un futuro promettente, ma questo non può avere un
grande costo per l'ambiente", aggiunge l'ad di Tesla, da sempre
sponsor della moneta virtuale.
Il processo di generazione dei bitcoin prevede la risoluzione
di calcoli estremamente complessi che richiedono computer molto
potenti e processori ad alte prestazioni. Il 'mining' del
bitcoin, letteralmente l'estrazione della criptovaluta, richiede
dunque l'utilizzo di una sorta di supercomputer, equipaggiati
con decine di processori, e che richiedono sistemi di
raffreddamento molto efficienti e avidi di energia,
indispensabili per evitare il surriscaldamento delle macchine.
Secondo un team di ricercatori dell'Università di Cambridge,
l'elaborazione a livello mondiale della moneta consuma una
quantità di energia elettrica pari al fabbisogno dell'intera
Argentina.
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