Piazza Affari ha chiuso in testa
alle altre borse europee una seduta piuttosto interlocutoria,
debole in apertura e in discreto rialzo nel finale (Ftse Mib
0,67% a 27.036 punti) di nuovo sopra la soglia dei 27mila punti.
Piuttosto sottili gli scambi, pari a 1,8 miliardi di euro di
controvalore. In rialzo il differenziale tra Btp e Bund
decennali tedeschi a 175,4 punti, 0,4 in più rispetto alla
vigilia, con il rendimento del titolo italiano in calo di 0,5
punti al 4,121%.
Mps (+5,01%) è stata la regina del comparto bancario sia a
Milano che nel resto d'Europa, spinta dal ritorno di fiamma su
una possibile fusione con Bper (+0,24%), che invece ha trascorso
gran parte della seduta in territorio negativo. Acquisti anche
su Fineco (+2,82%), Amplifon (+2,36%), Tenaris (+2,29%) e
Campari (+2,09%).
Deboli Eni (-0,9%), che ha scontato insieme ai rivali il calo
del greggio, e Pirelli (-0,83%), il cui amministratore delegato
e vicepresidente esecutivo Marco Tronchetti Provera è stato
ascoltato dal dipartimento Golden Power di Palazzo Chigi sul
nodo del rinnovo del patto parasociale tra Cnrc, Marco Polo
International Italy, Camfin ed Mtp.
Positive Unicredit (+1,53%), Banco Bpm (+1,48%) e Intesa
(+1,17%), in linea con l'andamento del settore bancario in
Europa. Hanno ceduto invece Leonardo (-0,68%) e Stellantis
(-0,45%), più cauta Iveco (-0,19%). bene Stm (+0,45%).
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