Si mantengono positive le
principali borse europee al traguardo di metà seduta, dopo il
dato sulle vendite al dettaglio nell'Ue in maggio. Positivi i
futures Usa in attesa delle richieste settimanali di mutui,
dell'indice composito Pmi di giugno e degli indicatori Ism,
insieme ai verbali dell'ultimo Comitato Federale della Fed e
alle anticipazioni dell'American Petroleum Institute sulle
scorte settimanali di greggio.
Londra e Parigi (+1,65% entrambe) guidano i rialzi, seguite
da Francoforte (+1,42%), Milano (+0,8%) e Madrid (+0,4%). Si
mantiene stabile a quota 193,1 punti il differenziale tra Btp e
Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in
crescita di 2,4 punti al 3,158%. Ridiscende sotto quota 100
dollari il greggio (Wti 0,28% a 99,78 dollari al barile) mentre
riduce il calo al 2,92% a 160,24 euro al MWh il gas naturale
sulla piazza di Amsterdam. In calo il ferro (-0,75% a 728
dollari la tonnellata) e l'acciaio (-0,43% a 4.180 dollari la
tonnellata).
Contrastate le banche. Cedono le spagnole Sabadell (-3,68%),
Caixa (-3,12%) e Bankinter (-3,1%) insieme a Banco Bpm (-1,37%)
in Piazza Affari e SocGen (-0,68%) a Parigi. In rialzo invece
Unicredit (+0,37%), che ha affidato la guida dell'Italia all'Ad
Andrea Orcel dopo l'uscita di Niccolò Ubertalli. Bene anche
Intesa (+0,71%), Barclays (+0,92%) e NatWest (+1,27%). Poco
mossa Commerzbank (-0,15%).
In luce i produttori di microprocessori Infineon (+4,13%), Be
(+3,9%) e Stm (+3,52%) sulla scia di una possibile revisione dei
dazi Usa sui prodotti cinesi. In forte rialzo anche il lusso, da
Pandora (+4,07%) a Lvmh e Burberry (+3,5% entrambe), da
Christian Dior (+3,17%) a Moncler (+2,6%).
Rimbalza in campo automobilistico Volvo (+4,7%), mentre si
muovono con più cautela Volkswagen (+1,47%), Ferrari (+1,32%) e
Stellantis (+1,2%). In ordine sparso i petroliferi Bp (+2,54%),
Shell (+1,9%), Eni (+0,76%) e TotalEnergies (-0,96%).
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