Le Borse europee si muovono caute a
metà seduta con i future su Wall Street in calo mentre i listini
calibrano i commenti da 'falco' del presidente della Federal
Reserve, Jerome Powell così come quelli di alcuni componenti
della Bce.
L'indice d'area del Vecchio Continente, lo stoxx 600, naviga
sula parità con l'evidenza dei titoli legati soprattutto
all'energia. In questo senso si conferma il rialzo del prezzo
del gas (ad Amsterdam +3,37% a 97,35 euro al megawattora) mentre
resta il nodo di come pagare le forniture russe. La commissione
Ue ritiene che farlo in rubli e aprire un conto in moneta russa
è una violazione delle sanzioni. Sale anche il petrolio che con
il wti è andato anche oltre i 114 dollari al barile.
Lo spread tra Btp e Bund si avvicina ai 192 punti con il
rendimento del decennale al 2,96%.
Tra le singole Piazze Francoforte segna un +0,21%. Più marginali
Parigi (+0,07%) e Londra (+0,05%). Milano guadagna lo 0,22%
(Ftse Mib 24.357 punti) con il buon passo di Iveco (+2,79%),
Prysmian (+2,76%) e Unicredit (+2%). Su quest'ultima l'Ft ha
riferito di colloqui con Commerzbank che la guerra ha stoppato.
Sotto la lente Mediobanca (-1,7%) sulle indiscrezioni di MF che
parlano di uno stop della Bce alla Delfin di Leonardo Del
Vecchio a salire oltre il 20%. No comment del capo della
vigilanza europea Andrea Enria.
Sul fronte dei cambi il rublo scende sotto 65 sul dollaro ed è
poco sopra i 68 sull'euro che, a sua volta, è debole a 1,05 sul
biglietto verde. Seduta di rialzo, infine, per la Borsa di Mosca
con il Moex a +2%.
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