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Prima volta "indimenticabile" di Mannoia in Argentina

Prima volta "indimenticabile" di Mannoia in Argentina

L'artista si è congedata con un "tornerò"

BUENOS AIRES, 04 giugno 2023, 16:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si preannunciava come un vero e proprio evento e così è stato. La prima volta di Fiorella Mannoia a Buenos Aires ha lasciato il segno con un concerto che resterà nella memoria della nutrita comunità italiana della capitale argentina.
    L'interprete e cantautrice emblema della tradizione musicale italiana non ha deluso le attese e, accompagnata sul palco dell'italianissimo Teatro Coliseo da una formazione ridotta della sua band con un piano e due chitarre acustiche, ha presentato per l'occasione un repertorio che ha spaziato "tra le canzoni che hanno formato la nostra storia, la nostra generazione". Così lo aveva descritto lei stessa in una breve intervista con ANSA a pochi minuti dall'inizio del tradizionale concerto organizzato dal Consolato generale d'Italia per la celebrazione della Festa della Repubblica: "Sono le canzoni che hanno accompagnato la mia vita. A maggior ragione perché vengo in un altro paese ci tengo che un altro paese ascolti le canzoni che hanno formato la nostra storia, la nostra generazione", ha detto.
    E così è stato, con una "scaletta" che oltre ai suoi successi più conosciuti (come "Quello che le donne non dicono" e "Come si cambia") e i brani più recenti (come "Combattente"), ha spaziato da Lucio Dalla ("Cara") a Vasco Rossi ("Sally") , passando per un omaggio alla musica latinoamericana, con "Bésame Mucho", "Quizas" e la sua ormai classica versione di "Que serà" di Chico Buarque.
    Nel paese dove è nato il movimento del "Non una di meno" (Ni una menos) Mannoia non ha rinunciato inoltre a fare un accenno alla questione della violenza di genere al finale di "Quello che le donne non dicono". Qui, al "ti diremo ancora un altro sì" dell'ultima strofa si è aggiunto un "oppure un forse" e, ha aggiunto la cantante, "nel caso fosse un no, allora quando diciamo no è no". Una presa di posizione che ha ricevuto il pieno sostegno del pubblico con un lungo applauso.
    Il concerto si è concluso con una serie di bis memorabili, e tra questi il brano con cui Mannoia raggiunse la celebrità a Sanremo del 1981, quel "Caffe nero bollente" che oggi definisce come "una vecchia foto della gioventù a cui guardiamo con tenerezza".
   
   

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