DILETTA CAPISSI, 'CHE FINE HA FATTO
LA CITTÀ DELLA SCIENZA', (GUIDA EDITORI, PP. 257, EURO 15)
In questo saggio edito da Guida la giornalista Diletta
Capissi ripercorre l'origine e lo sviluppo della Città della
Scienza, il polo scientifico e tecnologico nell'ex area
industriale di Bagnoli, a Napoli. Aperta nel 1996, con
l'obiettivo di farne una struttura fiore all'occhiello della
Campania e del Sud. "È probabile che le Istituzioni pubbliche
non abbiano ancora oggi percepito e considerato Città della
Scienza come un patrimonio, un bene collettivo da valorizzare e
preservare? Si tratta solo di un altro progetto incompiuto o è
l'ennesima metafora del Mezzogiorno d'Italia?", si chiede
l'autrice.
Uno dei capitoli contiene una lunga intervista a Vincenzo
Lipardi, cofondatore ed ex manager di Città della Scienza.
"Napoli - ma credo il nostro Paese in generale - non ha colto le
reali potenzialità che si aprono con la rivoluzione digitale e
la manifattura 4.0", afferma Lipardi e a proposito del capoluogo
partenopeo aggiunge: "La nostra classe dirigente è rimasta ferma
allo scorso secolo e alla vecchia economia; non innova, assiste
immobile, tra lo stupito e l'infastidito, alla desertificazione
produttiva, abitativa e anche culturale della città e
completamente deresponsabilizzata si crogiola in un'onanistica
celebrazione dei fasti passati e della bellezza dei luoghi'.
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