"Io penso che questo governo sia
fascista, si vede dalle scelte, dalle decisioni che prendono.
Quando si sono candidati le hanno dichiarate in campagna
elettorale. Va tutto in una certa direzione, controllo dei
corpi, controllo della libertà personale, discriminazioni delle
comunità già discriminate che stavano cominciando a ottenere dei
diritti, una certa impostazione ideologica che abbiamo già
visto". Lo ha detto Michela Murgia, intervistata dal
vicedirettore Andrea Malaguti allo stand della Stampa dove ha
presentato il suo nuovo libro 'Tre ciotole', edito da Mondadori.
"Vi aspettate che il fascismo bussi a casa con la camicia
nera? Non è così" ha aggiunto Murgia. "Il nostro è un Paese che
non ha fatto i conti con il fascismo, non c'è stata una presa di
coscienza. E' mancato quel processo che ti dice 'io che parte ho
avuto?".
La scrittrice ha parlato della famiglia: "Dovremmo sceglierci
i parenti, considerare congiunti quelli che si prendono la
responsabilità l'uno dell'altro. Siamo fermi alla modalità
coppia sia eterossessuale sia gay. Perché non è possibile
riconoscere una famiglia queer per responsabilità anziché per
ruolo? Siamo tutti preoccupati di dire la mamma è la mamma, il
papà è il papà.. Non mi interessa l'affidabilità, ma la
fedeltà".
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