PIERO SCANZIANI, 'ENTRONAUTI' IN
USCITA DA UTOPIA EDITORE IL 27 GENNAIO
In perenne viaggio tra l'Europa, l'America e l'Asia, alla fine
degli anni sessanta un raffinato intellettuale è alla ricerca
degli entronauti, neologismo coniato da Piero Scanziani per
identificare i grandi mistici che consacrano le proprie vite
all'indagine sui continenti interiori, fino a raggiungerli. La
sua prima destinazione è l'India, percorsa da Bombay a
Calcutta, fino a Pondicherry, per un confronto con un Diogene e
un Platone contemporanei. Il secondo viaggio porta il
protagonista nel continente americano, dove incontra i monaci
laici della California, pensatori-scienziati, e i nudisti di Los
Angeles, e analizza i segreti di un antico culto amerindo. Dopo
gli Stati Uniti, dunque, la ricerca continua in Europa: prima a
Londra, per incontrare Maggie McCann, maestra d'onnipotenza; poi
a Parigi, dove vivono i Leroy, esperti nella dissociazione
dell'anima dal corpo.
E così, di terra in terra, il protagonista affina la propria
domanda esistenziale, in una sete di verità insaziabile. Si
mette alla ricerca dei sufi, in Persia, ma non prima di aver
assistito alla danza gaudiosa dei dervisci, penetrando nel
segreto dell'islam; poi si trasferisce in Oriente, per studiare
i principi di Buddha, i segreti delle arti marziali e i precetti
di maestra Poo, anziana monaca buddista che gli rivela
l'impermanenza dell'universo e della persona; infine, sul monte
Athos, alla ricerca degli ultimi anacoreti cristiani.
Il viaggio nel mondo di un uomo oltre il mondo che, sublimato in
letteratura con una lingua elegante e poetica, è valso a
Scanziani due candidature al premio Nobel.
Piero Scanziani, autore di romanzi e saggi letterari, coltivò
con successo la drammaturgia e la cinologia. Tra le sue opere,
in corso di pubblicazione esclusiva presso Utopia, spiccano il
saggio Avventura dell'uomo e i romanzi Libro bianco ed
Entronauti. La lingua poetica delle sue indagini antropologiche,
venate di spiritualità e trascendenza, gli valse presto la fama
internazionale, coronata dall'assegnazione del premio Schiller.
Negli anni ottanta il filosofo Mircea Eliade sostenne per due
volte la sua candidatura al premio Nobel per la letteratura. È
morto a Mendrisio nel 2003.
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