(dell'inviata Alessandra Magliaro)
E' a metà delle riprese del nuovo
film, Chimera, una storia ambientata nel mondo dei 'tombaroli' e
che parlerà dell'importanza dei beni archeologici e della loro
salvaguardia, "perché la memoria del passato aiuta ad avanzare
verso il futuro". E sta sviluppando la prima serie tv da lei
scritta e diretta, dal titolo Ci sarà una volta. Intanto Alice
Rohrwacher è a Cannes con LE PUPILLE, un corto con un padrino
d'eccezione, il premio Oscar Alfonso Cuaron, che lo ha prodotto
insieme abituale tempesta di Carlo Cresto-Dina con cui ha
lavorato per tutti i suoi film ed è stato finanziato da Disney
(sarà su Disney+).
Il suo cinema viene definito 'realismo magico', "per me
significa credere che il mondo vero può essere diverso" e anche
per questo i suoi film vengono definiti poetici. "La poesia è
atto politico perché stimola le immaginazioni. Il cinema ha
questo grande potere: indurre a pensare con la propria testa e
questo è tanto più importante oggi che siamo invasi di immagini
di ogni tipo".
Regista della nuova generazione del cinema italiano, Alice
Rohrwacher ammette di "sentirne la responsabilità". Le Pupille
"è un piccolo film sul Natale. Me lo ha chiesto Cuaron e io l'ho
pensato come una storia di infanzia. Le pupille sono quelle
anatomiche dei nostri occhi ma anche un modo per definire le
bambine. Mi piaceva questa idea: tutti all'interno dei nostri
occhi abbiamo bambine ribelli. Anche quando il corpo è immobile
dentro lo sguardo siamo liberi".
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