/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dal carcere minorile chiede scusa alla mamma grazie al rap

Dal carcere minorile chiede scusa alla mamma grazie al rap

Ha trovato il coraggio grazie ai corsi nell'Ipm di Catanzaro

CATANZARO, 19 aprile 2024, 17:15

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal giorno in cui è stato arrestato ed è stato condotto nell'Istituto penitenziario minorile Paternostro di Catanzaro, non era mai riuscito a chiedere scusa alla madre per avere intrapreso una strada sbagliata. Un coraggio che ha trovato adesso, grazie alla musica e al supporto degli educatori e di altri ragazzi e ragazze durante i laboratori di rap del Presidio culturale permanente all'interno dell'Istituto nell'ambito di un progetto di Cco, Crisi come opportunità.
    E così, in occasione della Festa della mamma, Davide, in arte Davo, ha composto un brano intitolato proprio "Scusa Mamma".
    "Non ero mai riuscito a chiedere scusa a mia madre per i reati commessi - spiega Davide - non al momento dell'arresto, non al processo e nemmeno ai colloqui in Ipm. Non so perché non riuscissi a dirlo. Mi vergognavo troppo del dolore che le avevo fatto provare... o forse una parte di me, sapendo che mia mamma mi avrebbe perdonato, pensava di non meritarlo. Il rap mi ha reso libero".
    "Ora sarò migliore" è la promessa di Davo alla madre. "Un perfetto esempio - spiegano i promotori del progetto - dell'importanza dell'avere una valvola di sfogo, per chi si trova in situazioni di difficoltà: un'arma positiva, la musica, che Cco e le istituzioni con cui collabora utilizzano per offrire nuove opportunità ai giovani che pensano di non averne più".
    "La musica - spiega Lucariello, rapper, formatore e socio di Cco - ha una grande capacità di sublimazione e quindi un valore terapeutico. Nel momento in cui una cosa viene raccontata è come guardarla dall'esterno: si riesce a giudicarla e capirla. Quando le emozioni e le esperienze più forti e negative rimangono inespresse, diventano bombe a orologeria destinate a esplodere".
    Secondo Kento, rapper e formatore senior dei laboratori rap negli Ipm di Cco, "La musica è un'arma estremamente positiva, che Cco e le istituzioni con cui collabora utilizzano per offrire opportunità nuove a ragazze e ragazzi che pensano di non averne più".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza