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Demanio, più immobili green e residenze universitarie

Ansa Eventi

Demanio, più immobili green e residenze universitarie

L'Agenzia ha presentato il Rapporto 2023. 'L'Italia e i suoi beni: il patrimonio immobiliare dello Stato al servizio della Pubblica Amministrazione, dei cittadini, dei territori e delle imprese'

19 luglio 2023, 17:17

Redazione ANSA

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Patrimonio immobiliare, l 'Agenzia del Demanio presenta il Rapporto 2023 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Patrimonio immobiliare, l 'Agenzia del Demanio presenta il Rapporto 2023 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Patrimonio immobiliare, l 'Agenzia del Demanio presenta il Rapporto 2023 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rendere gli edifici pubblici autonomi dal punto di vista energetico, con l'utilizzo di pannelli solari. Utilizzare poi strutture pubbliche già esistenti per realizzare residenze universitarie per complessivi 5mila posti. Rigenerare inoltre aree urbane in disuso da trasformare in cittadelle della giustizia, uffici pubblici, scuole, centri di ricerca. La trasformazione del 'real estate' pubblico è quella raccontata dal Rapporto 2023 dell'Agenzia del Demanio, la struttura pubblica che gestisce l'immenso patrimonio immobiliare dell'Italia: 43mila immobili per un valore di 62,5 miliardi di euro. Un impegno che ora guarda con grande attenzione anche agli aspetti economici. "Una gestione efficiente del patrimonio pubblico - ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti - può creare una nuova ricchezza, rispondere alle esigenze della collettività, contribuire a rigenerare territori e non ultimo conseguire risparmi di spesa". Per raccontarlo si può partire dai risparmi. Già perché le amministrazioni pubbliche pagano ogni anno 890 milioni di affitti passivi e una migliore gestione ha già portato ad un risparmio strutturale di 20 milioni. Con gli interventi programmati, poi, la minore spesa raggiungerà i 126 milioni nel quinquennio 2022-26. Ci sono poi gli investimenti. Il piano strategico industriale dell'Agenzia del Demanio punta ad impegnare 5,5 miliardi di euro entro il 2026, di cui 2,1 miliardi da realizzare e 3,4 miliardi di euro da avviare, riqualificando almeno 5 milioni di metri quadrati di immobili. L'aumento atteso del valore del patrimonio e dell'indotto sul territorio sono stimati rispettivamente in 2,2 miliardi e in 2,3 miliardi. Un obiettivo che - come ha spiegato il vice ministro all'Economia Maurizio Leo - si conta di raggiungere anche favorendo l'ingresso di privati negli interventi di riqualificazione e rigenerazione, prevedendo anche incentivi fiscali. "Il nostro obiettivo è di investire in interventi che portino risultati concreti in termini economici, sociali e ambientali", ha spiegato il direttore dell'Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. Difficile sintetizzare tutti i progetti avviati, dalla carta d'identità digitale degli immobili all'officina per la Rigenerazione del Patrimonio Immobiliare Pubblico. Tra gli impegni c'è anche quello di evitare che un bene finisca in una situazione di abbandono, cercando soluzioni utili nel dialogo col territorio. Per scegliere la giusta destinazione. E' il caso delle residenze universitarie: un intervento previsto anche dal Pnrr che punta alla finalizzazione di 28 progetti (15 al Nord, tre al centro e dieci al Sud) in una ventina di città - tra cui Torino, Catania, Bologna a Napoli - con l'obiettivo di usare vecchie caserme o cliniche e in un caso anche un mulino per realizzare 5mila posti per studenti.

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