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Mostre: De Maria Bergler e la ricerca della modernità

Mostre: De Maria Bergler e la ricerca della modernità

Fondazione Sicilia espone le opere del grande artista figurativo

PALERMO, 14 marzo 2024, 13:13

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Fu uno dei maggiori esponenti della cultura figurativa siciliana tra Otto e Novecento. Per la prima volta una mostra, visitabile dal 15 marzo al 26 maggio e promossa dalla Fondazione Sicilia riunisce varie opere di Ettore De Maria Bergler provenienti da collezioni pubbliche e private.
    Sono testimonianze di una ricerca della modernità, a partire dal cospicuo nucleo di dipinti custoditi presso la Fondazione Sicilia. La mostra, curata da Cristina Costanzo, ricostruisce il profilo completo di un artista siciliano di respiro internazionale.
    Ettore De Maria Bergler (Napoli 1850 - Palermo 1938) era stato allievo di Francesco Lojacono e svolse l'apprendistato tra Napoli e Firenze, dove entrò in contatto con la Scuola di Resina, con i Macchiaioli e con la Galleria Pisani, che raccoglieva personalità artistiche del calibro di Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Francesco Paolo Michetti e Giovanni Fattori. La combinazione di molteplici influenze assicurò a Ettore De Maria Bergler un ampio successo nelle maggiori mostre dell'epoca, come l'Esposizione nazionale di Palermo del 1891/1892 e l'Esposizione internazionale d'arte della città di Venezia, dove presenziò con continuità dal 1901 al 1912. Tra i tanti collezionisti delle sue opere c'erano anche la famiglia reale e la dinastia dei Florio.
    De Maria Bergler ebbe una parte importante nella decorazione, filone di ricerca in cui si distinse per il contributo ai principali cantieri palermitani della stagione del liberty come villa Whitaker (1887-1889) il Teatro Massimo (1893-1897) e Villa Igiea (1899-1900): in questo campo instaurò un sodalizio felicissimo con Ernesto Basile e Vittorio Ducrot.
    "La mostra - dice il presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore - ricostruisce la relazione fertile che Ettore De Maria Bergler instaurò con i suoi collezionisti, esponenti di un sistema artistico particolarmente dinamico".
   
   

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