Al Teatro Massimo per la nuova
Stagione concertistica va in scena una serata per due autori
che hanno conosciuto la guerra e la disillusione: Edward Elgar e
Ludwig van Beethoven. Il 2 dicembre alle 20,30 il concerto per
violoncello e orchestra di Elgar, scritto nel 1919, dopo anni di
silenzio e dopo un'operazione alla gola. Subito dopo l'anestesia
Elgar chiese carta e penna e iniziò a scrivere il primo
movimento del concerto. Il solista è un grande violoncellista
Steven Isserlis. Elgar fu segnato, per sua stessa ammissione,
dal trauma di una guerra, la prima mondiale, che fu per
l'Inghilterra una prova terribile, con milioni di giovani uccisi
o sfigurati. Il carattere misterioso del primo movimento si
accompagna al lamento e alla leggerezza, in un'atmosfera quasi
notturna, a tratti triste e dolente. Non dimentichiamo che
appena finita la guerra, iniziò l'epidemia di Spagnola che portò
altri lutti in tutte le case d'Europa. Omer Meir Wellber dirige
il programma da lui scelto: l'idea perfetta, accostare Elgar a
Beethoven, con la terza sinfonia, "Eroica", inizialmente
dedicata al Primo Console Napoleone Bonaparte, portatore degli
ideali egualitari della Francia rivoluzionaria, finiti dopo
qualche anno nel fango della guerra, dell'invasione della
Prussia e della Germania e di altre malattie, tra cui il colera
che portò alla morte Fichte e sua moglie. Già nel 1806 la
speranza nell'uomo nuovo e liberatore era dunque caduta,
Napoleone si proclamava imperatore e in un impeto di collera per
non aver capito cosa stava succedendo in Europa. Beethoven
strappò la prima pagina del manoscritto con la dedica a
Bonaparte. Il secondo movimento della sinfonia è una Marcia
funebre. Come dire all'imperatore, Tu per me sei morto. "La mia
idea- afferma Wellber- lega in un unico discorso musicale
"Kaiserrequiem", e i concerti del 2 e del 4 dicembre. Dopo 200
anni di guerre abbiamo forse imparato qualcosa? Occorre
impegnarsi anche oggi. Beethoven ha avuto il coraggio di inveire
contro il potere. Posso dirvi che io stesso durante il concerto
mi metterò in condizione di vulnerabilità, di rischio. Ma non
rivelo di più". Il concerto, visibile anche sulla web-TV del
teatro Massimo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA