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In Sardegna è vacante il 42% dei posti offerti dalle imprese

In Sardegna è vacante il 42% dei posti offerti dalle imprese

Confartigianato, pochi candidati e scarsamente formati

CAGLIARI, 22 marzo 2023, 11:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In Sardegna cresce sempre di più la necessità di figure professionali qualificate da inserire nelle imprese: se nel 2022 la quota mancante di manodopera specializzata era del 36,6%, nel 2023 la carenza si attesterà al 42,1%, con una crescita del 5,5%. Tra le imprese artigiane la difficoltà di reperimento è del 38,5%. Insomma il lavoro ci sarebbe ma i posti rimangono liberi a causa del ridotto numero di candidati, per l'inadeguatezza professionale degli aspiranti e per altre "generiche motivazioni".
    Manca di tutto: da chi opera nell'ambito digitale e ICT, come i progettisti di software, gli amministratori di sistema, gli analisti e i tecnici programmatori, passando per gli autisti di camion, gli operai edili specializzati in risparmio e riqualificazione energetica, gli elettricisti, i meccanici, i meccatronici e i riparatori di autoveicoli, gli idraulici, i saldatori, gli assemblatori e cablatori di apparecchiature elettriche senza dimenticare gli estetisti, gli acconciatori e i cuochi.
    E' questo, in sintesi, ciò che emerge dall'analisi realizzata dell'Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, sulle "Difficoltà di reperimento di personale nelle MPI nell'Isola", che ha rielaborato dati UnionCamere, Anpal ed Excelsior 2022. Il dossier mette anche in evidenza come per trovare personale adeguato, nel 2022 le imprese abbiano impiegato in media 3,3 mesi con i tempi allungatisi fino a 4,7 mesi per gli operai altamente specializzati anche se per migliaia di altre figure altamente professionalizzate occorre oltre 1 anno di ricerca.
    "La difficoltà delle nostre imprese a reperire personale è la conseguenza di una molteplicità di fattori - afferma Maria Amelia Lai, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna - dalla crisi demografica al gap tra scuola e mondo del lavoro, dalla rivoluzione digitale fino alle nuove aspettative e propensioni, soprattutto dei giovani, nei confronti del lavoro".
    "Per questo - continua - la carenza di manodopera va affrontata con un approccio sistemico e coordinato, anche di tipo culturale, degli interventi di politica economica e delle misure per riattivare il mercato del lavoro".
    La classifica territoriale sarda delle figure professionali non trovate nel 2022 ha visto in testa Cagliari con il 39,2%; a seguire Sassari-Gallura con il 39%, Nuoro con il 35% e Oristano con il 32,5%.
    Confartigianato Sardegna vuole mettere l'accento sui problemi che potrebbero verificarsi con l'arrivo, e la gestione, dei fondi del PNNR. "Siamo di fronte a un dilemma molto delicato da controllare, con problemi che potrebbero anche moltiplicarsi - lancia l'allarme la Presidente Lai - perché se le figure professionali scarseggiano nelle imprese, tali la difficoltà si potrebbero riverberare anche sull'Amministrazione Pubblica e negli Enti Locali, i veri attori della gestione dei contributi europei, storicamente alle prese con una cronica carenza di personale specializzato in redazione e gestione di bandi e progetti".
   

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