Fra gli oltre 133mila visitatori
dei siti archeologici gestiti dalla Fondazione Mont'e Prama del
Museo civico Marongiu, nel corso del 2022 si è registrato un
massiccio ritorno dei visitatori stranieri, con ben 63 Paesi
rappresentati.
I circa trentamila turisti appassionati di beni culturali e
archeologici che hanno scelto le bellezze del Sinis sono
arrivati soprattutto da Francia (25,3%), Germania (21%), Spagna
(10,8%), Usa (6,7%). Questi ultimi visitatori sembrano preferire
il museo all'antica città di Tharros, in controtendenza agli
svizzeri, che invece prediligono una visita all'aria aperta.
C'è anche una nuova e incoraggiante tendenza: la presenza degli
stranieri inizia a essere consistente già dal mese di aprile e,
nel 2022, è stata costante fino all'intero mese di ottobre.
Significa che gli sforzi fatti dagli operatori economici per
allungare la stagione iniziano a dare i primi risultati. Il
rinnovo dell'allestimento e l'auspicata apertura della nuova ala
del Museo, con il ritorno delle statue di Mont'e Prama da
Cagliari, e i lavori di messa in sicurezza e accessibilità
programmati a Mont'e Prama, a Tharros e nell'ipogeo di San
Salvatore, fanno presagire a un 2023 in grado di migliorare
ancora i numeri e la qualità delle visite da mettere a
disposizione del pubblico.
Così come la collaborazione con l'Italian Academy presso la
Columbia University e la mostra sui Giganti di Mont'e Prama e la
civiltà nuragica e pre-nuragica in programma da maggio a
dicembre presso il Metropolitan museum di New York, con la
contestuale apertura di una "Casa Sardegna" che metterà in
vetrina pacchetti turistici, offerta culturale e prodotti
artigianali e dell'enogastronomia contribuirà certamente ad
accrescere l'interesse del mercato nord americano verso Cabras,
il Parco archeologico naturale del Sinis e l'offerta culturale
dell'Isola.
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