"Siamo sorpresi e delusi nel leggere
sui media italiani che Invitalia ha chiesto al governo italiano
di avviare il processo per porre Acciaierie d'Italia in
amministrazione straordinaria". Inizia così la lettera inviata
da Arcelor Mittal a Invitalia la sera del 18 febbraio, dove il
gruppo dell'acciaio accusa Invitalia di non aver "condiviso
questa intenzione nel consiglio di amministrazione di AdI
Holding che si è tenuto oggi" non informando successivamente "né
AdI né Arcelor Mittal di aver intrapreso questa azione". "E' una
grave violazione dell'accordo di investimento", si legge nel
testo sull'ex Ilva.
"Nelle ultime settimane", prosegue la lettera, "si sono
svolte intense discussioni per cercare di raggiungere un accordo
equo, per fornire sostegno ad AdI o per la nostra uscita
ordinata. Abbiamo partecipato pienamente, e in buona fede, a
queste discussioni e respingiamo il vostro tentativo di
incolparci per il loro esito insoddisfacente, e di assolvere voi
stessi e il governo italiano per il fallimento del nostro
partenariato pubblico-privato".
"Ci riserviamo tutti i diritti", conclude il testo.
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