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Architetti e urbanisti Bari, 'tutelare gli edifici del '900'

Architetti e urbanisti Bari, 'tutelare gli edifici del '900'

Lettera al Comune dopo notizia abbattimento palazzo Mangini

BARI, 16 febbraio 2024, 12:53

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Capire in che modo il Comune di Bari intende tutelare il patrimonio architettonico del Novecento presente in città. È quanto intendono sapere architetti e urbanisti che in una lettera comune, chiedono al sindaco Antonio Decaro se vuole "continuare ad assistere alla libera iniziativa privata" di valorizzazione architettonica oppure se vuole invece "provare a governare questi complessi processi urbani" alla luce della "identità culturale" della città. Le obiezioni sono successive all'aver appreso che "al posto della sede storica del quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno", in via Scipione l'Africano, progettata da Onofrio Mangini, sorgerà un condominio". "Ci rammarica che Bari, nonostante abbia sul proprio territorio pregevoli opere a firma di grandi architetti, non abbia ancora predisposto l'apposita variante al piano regolatore", evidenzia il presidente dell'ordine degli architetti, Cosimo Damiano Mastronardi.
    "L'abbattimento della vecchia sede della Gazzetta, esempio di qualità architettonica, è una occasione persa", afferma Mauro Sàito, presidente di Docomomo Italia sezione Basilicata- Puglia Ets proponendo una alternativa. "Un progetto di maggior utilità pubblica avrebbe potuto sfruttare lo spazio pubblico potenziale dell'attuale piazza di accesso all'edificio di Mangini - sostiene - con una permeabilità, almeno pedonale, tra via Scipione l'Africano e via Raffaele Gorjux. Nei volumi esistenti da ristrutturare avrebbero potuto ubicarsi spazi verdi e di aggregazione aperti al quartiere, oltre che attività di servizio ovvero luoghi di lavoro e di residenza ispirati a nuovi modelli insediativi".
    "L'eventuale rinuncia a quest'edificio storico - continua - avrebbe potuto comportare un'innovativa proposta architettonica altrettanto qualitativa oggi limitata a una mera sostituzione immobiliare".
   

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