Un "accorato appello" al
presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, "affinché venga
scongiurata l'amministrazione straordinaria della società
Acciaierie d'Italia spa" viene rivolto da Fabio Greco,
presidente dell'associazione Aigi che rappresenta la maggior
parte delle aziende dell'lindotto ex Ilva. Da quattro giorni gli
imprenditori aderenti ad Aigi sono in presidio sotto la
Prefettura di Taranto in attesa di ricevere "notizie che
riguardano lo sblocco della vertenza - afferma Greco in una nota
- che da mesi vede contrapposti, in un braccio di ferro che
rischia di certificare a vittime sacrificali proprio le aziende
dell'indotto, il socio pubblico, Invitalia, e quello privato il
gruppo franco indiano ArcelorMittal".
Nella missiva, Greco rimarca che l'indotto di Taranto "non
crede che lo strumento dell'amministrazione straordinaria sia la
soluzione per uscire da questa gravissima situazione. Anche
perché mancherebbero i tempi e la finanza ossia una tutela a
breve termine che è necessaria per riprendere le attività. In
mancanza di tali requisiti, oltre al collasso totale delle
aziende dell'appalto strategico ex Ilva - conclude il presidente
di Aigi - il salvataggio dello stabilimento siderurgico più
grande d'Europa risulterebbe pressocché impossibile".
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