"Noi aspettiamo la convocazione
alla presidenza del consiglio dei ministri perchè di parole ne
sono state già spese troppe. Il tempo sta passando e invece
riteniamo che immediatamente ci debba essere la risalita
pubblica e rimettere in sicurezza gli impianti, i lavoratori e
l'ambiente in questa città". Lo ha detto il segretario nazionale
della Fiom Cgil, Michele De Palma, intervenendo a Taranto
all'assemblea generale del sindacato incentrata sulla vertenza
ex Ilva e aperta alle categorie dell'indotto Filcams, Fillea,
Filtem e Nidil. Presente anche la segretaria generale della
Cgil Puglia, Gigia Bucci.
In merito alla progressiva fermata degli impianti denunciata nei
giorni scorsi dai sindacati, De Palma ha detto che "innanzitutto
ci sono delle responsabilità che andrebbero accertate. C'è una
responsabilità di chi fa l'amministratore delegato, del
consiglio di amministrazione, di chi ha in consegna gli
impianti. Oggi sarebbe necessario intervenire, come abbiamo
detto alla presidenza del consiglio dei ministri, con le
manutenzioni straordinarie e ordinarie immediate, mettere in
funzione gli impianti e garantire la salute e la sicurezza".
Rispondendo a recenti dichiarazioni del sindaco Rinaldo Melucci,
che ha parlato della necessità di pensare a "un'Ilva più
piccola", il segretario della Fiom ha affermato che "c'è bisogno
di una Ilva giusta per i lavoratori e per la città di Taranto.
Abbiamo costruito un accordo nel 2018 che costruiva l'Ilva
giusta con l'idea di avviare un processo di decarbonizzazione ma
allo stesso tempo garantire produzione, salvaguardia dei
lavoratori sia diretti che dell'indotto e di Ilva in As. Noi
abbiamo lottato per l'ambiente costituendoci anche parte civile
nei processi ma vogliamo continuare a farlo col contributo delle
lavoratrici e dei lavoratori".
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