Una nuova inchiesta, con dieci
persone indagate a vario titolo per bancarotta fraudolenta e
riciclaggio, investe la famiglia Jacobini con il padre Marco (ex
presidente della Banca popolare di Bari) e il figlio Gianluca
(ex condirettore BpB) indagati con Vito Fusillo (amministratore
delegato di Maiora group) e altri, questa volta per il
fallimento della Immobil Icon, una delle società del gruppo
Fusillo. La procura di Bari ha inviato un avviso di conclusione
delle indagini a loro e a Nicola Valerio Lamanna (amministratore
unico di Immobil Coin), Girolamo Stabile (imprenditore che
avrebbe agito da intermediario fra Fusillo e alcuni fondi),
Gregorio Monachino (responsabile della divisione Imprese nella
direzione Business della Popolare di Bari), Nicola Loperfido (ex
manager della Popolare di Bari), Vincenzo Trono (amministratore
unico della Immobil Coin), Raffaele Mincione (componente del
Board of managers di Time & Life Sa) e Massimo Catizone (legale
rappresentante di Athena Capital).
Secondo l'accusa, gli indagati in concorso fra loro, e "con
condotte tra loro indipendenti nelle rispettive qualità"
avrebbero compiuto "atti di dissipazione e distrazione sul
patrimonio della Immobil Icon srl, con sede a Noci", azienda
dichiarata fallita il 25 novembre 2019. Sette degli indagati,
secondo la ricostruzione della Procura, avrebbero effettuando un
prestito infruttifero, privo di garanzie, in favore della
controllante Maiora Group spa (anche questa fallita) da questa
interamente utilizzato per ridurre la propria esposizione
debitoria verso la Banca popolare di Bari. La Procura contesta
anche la distrazione di liquidità in favore della controllante
Maiora group per un importo di oltre 11 mln di euro, e la
distrazione di immobilizzazioni finanziarie costituite da nove
quote di partecipazione nel Fondo Tiziano Donatello comparto San
Nicola.
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