La Regione Calabria, per
l'attuazione degli interventi del Pnrr, potrà avvalersi dei
lavoratori precari qualificati della legge regionale 12 del
2014. È quanto prevede la proposta di legge approvata
all'unanimità dal Consiglio regionale recante "Misure urgenti
per le attività di affiancamento nell'attuazione del Pnrr e dei
fondi Sie".
"Una legge - ha dichiarato Pasqualina Straface, di Forza Italia
- che si propone di raggiungere un importante obiettivo perché
consente di mettere a disposizione di molti enti un importante
contingente di risorse umane. Un supporto
tecnico-operativo finalizzato alla spesa di fondi destinati allo
sviluppo dei nostri territori".
Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, nel suo
intervento, ha riconosciuto al Consiglio "il merito di avere
approvato questa importante legge regionale. Ringrazio molto chi
l'ha proposta. L'azione della Giunta, fin dal suo insediamento,
è stata quella di asciugare il bacino del precariato e di avere
permesso a chi precario non è di partecipare alle procedure
selettive che sono state bandite. E lo abbiamo fatto perché in
Calabria il tessuto amministrativo della Regione è costituito
principalmente da queste persone. Solo il 25% dei precari
calabresi è alla Cittadella. il restante contingente è
disseminato in tantissimi enti e devo riconoscere che molte
delle pratiche amministrative non avrebbero potuto essere
completate senza il loro apporto. Abbiamo cercato di fare un
altro racconto della Calabria attraverso azioni ma ho subito
preteso che venisse specificato che tale legge non prevedesse
alcuna stabilizzazione. Non abbiamo voluto creare illusioni.
Sarà un rapporto di lavoro utile alla Pubblica amministrazione,
ma che si estinguerà alla fine di questi programmi. Sono
contento che ci sia stato un larghissimo consenso per questa
proposta di legge".
"Chiedo alle opposizioni - ha concluso il Governatore - di
incalzare la maggioranza sulle questioni che non vanno, ma
chiedo anche che si riconosca che non è stato creato nuovo
precariato".
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