Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Bici giù dai Murazzi, restano in carcere i tre condannati

Bici giù dai Murazzi, restano in carcere i tre condannati

Corte, 'si sono scusati ma manca consapevolezza del reato'

TORINO, 25 marzo 2024, 18:50

Redazione ANSA

ANSACheck

Mancanza di piena consapevolezza della gravità del reato e delle azioni compiute, incapacità di "modulare emozioni" come la tristezza e la rabbia, problemi di "disregolazione emotiva". Sono alcune delle osservazioni tracciate dalla Corte d'appello di Torino a proposito dei tre minorenni, nonostante le loro parole di scusa, condannati per il caso di Mauro Glorioso, lo studente di origine palermitana gravemente ferito nel gennaio del 2023 dal lancio di una bici ai Murazzi del Po.
    L'occasione è tratta dall'ordinanza con cui i giudici hanno respinto la richiesta delle difese di revocare o di sostituire con altre misure la custodia cautelare in carcere. La Corte ha anche elencato gli episodi di intemperanze cui i tre, durante la detenzione, si sarebbero abbandonati. Uno dei loro avrebbe insultato un agente gridando "sei un Buscetta, sbirro di m ..." e per questo motivo è stato indagato per oltraggio.
    Nel corso del processo d'appello i tre giovani si sono scusati. "Il carcere - ha detto uno di loro - mi ha aiutato e mi ha fatto crescere, non sono più lo stesso di quando sono entrato. Mi vergogno di quello che è successo".
    La ragazza del gruppo ha ammesso di avere "difficoltà psicologiche" ma di "stare lavorando" per migliorarsi, aggiungendo che finora le era mancato il coraggio di rivolgersi alla famiglia di Mauro e di stare facendo del volontariato in una struttura per anziani.
    Quanto al terzo, è stata la stessa Corte a rilevare che "ha frequentato tutte le attività proposte dal carcere" tra cui un corso di studi in un istituto alberghiero "con buon rendimento e valutazioni positive dei professori".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza