"Torino ha davanti molti
cambiamenti, quindi è fondamentale avere uno strumento che
disegna una strategia di sviluppo. È giunto il momento per
Torino di pensarsi verso il futuro e trovare anche attraverso il
piano regolatore la sua dimensione di sviluppo nei prossimi
20-30 anni". A dirlo il sindaco Stefano Lo Russo nell'evento che
ha concluso la due giorni di lavori sulle linee guida per la
revisione del Piano regolatore generale (Prg), al quale hanno
partecipato 120 rappresentati dei corpi intermedi e portatori di
interesse e di 16 associazioni culturali che si sono confrontati
in 12 tavoli tematici con l'amministrazione comunale. Fra loro
anche l'urbanista Amanda Burden di Bloomberg che seguirà da
vicino i lavori per la definizione di quello che il sindaco e
l'assessore all'Urbanistica Paolo Mazzoleni definiscono un
"obiettivo di mandato".
"Serve la capacità di interpretare una città profondamente
cambiata. Noi dobbiamo avere gli occhi che guardano Torino, i
suoi quartieri, ma con l'ambizione internazionale", aggiunge il
sindaco per il quale "lo sguardo e l'orizzonte che potrà darci
Amanda Burden ci aiuterà a coniugare i due aspetti e ad avere
una dimensione positiva dal punto di vista della capacità di
comunicare. Dobbiamo fare lo sforzo di alzare lo sguardo a una
dimensione che fa tornare Torino assoluta protagonista e tornare
ad avere l'orgoglio di essere torinesi".
Fra le parole chiave di questi due giorni, sulle quali
disegnare il nuovo Prg, prossimità, transizione ecologica,
policentrismo e mobilità, innovazione e sviluppo, impatto
sociale, opportunità e interconnessioni, cultura e Città
metropolitana, "Abbiamo colto in queste giornate - conclude
Mazzoleni - una grande voglia di tornare a credere nella
crescita di Torino".
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