Creare spazi aggregativi ibridi e
destinati alla progettazione comune nelle aree rurali è lo scopo
del progetto Spazi generativi. Questo è il cuore del nuovo
percorso promosso dal Gal Escartons e Valli Valdesi, che da
oltre vent'anni lavora a fianco delle comunità del territorio
per favorire l'accesso della popolazione ai servizi e per
promuovere la nascita di reti e collaborazioni. Con il sostegno
della Camera di commercio di Torino e in collaborazione con
Natworking, il Gruppo di azione locale intende realizzare nei
comuni del territorio nuovi spazi aggregativi ibridi e
multifunzionali, guardando al modello degli Smart Village.
L'iniziativa s'inserisce nella Strategia di sviluppo locale
2023-2027 e mira alla realizzazione di luoghi della comunità e
di co-working in aree interne sul territorio piemontese: spazi
destinati sia al lavoro digitale da remoto, sia alla promozione
della socialità tra le persone e le imprese, che nasceranno
all'interno di territori con una forte necessità di nuove leve
per accrescere il proprio appeal nei confronti potenziali e
nuovi abitanti.
"Luoghi per la comunità dove sia possibile implementare la
propria rete relazionale, confrontarsi e dare vita a idee e
progetti. - ha sottolineato Patrizia Giachero, presidente del
Gal Evv -. La concezione alla base del progetto è un
arricchimento del senso tradizionale degli spazi di co-working,
che diventano veri e propri luoghi generativi, dove la
cittadinanza, le imprese, le organizzazioni e gli enti che
operano sul territorio possano incontrarsi e lavorare insieme.
L'obiettivo del Gal è promuovere lo sviluppo delle comunità in
cui opera, attraverso la valorizzazione e la cooperazione delle
risorse presenti in quelle zone: da questo punto di vista, tali
spazi rappresentano un ulteriore presidio sul territorio del Gal
per le comunità locali, e possono svolgere un ruolo essenziale
per la creazione di un futuro condiviso".
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