(ANSA) - TORINO, 30 MAR - L'inflazione porta sempre più
piemontesi a cercare prezzi più convenienti rivolgendosi per la
prima volta ai discount. Nel primo trimestre del 2023 sono stati
il 15% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso,
secondo l'indagine condotta dall'avvocato Patrizia Polliotto,
presidente del comitato regionale piemontese dell'Unione
nazionale consumatori.
"Il caro-vita - osserva il legale - si riflette in termini
diminuitivi nella qualità e quantità della spesa. Gli utenti
delle fasce più deboli, per preservare il più possibile le
proprie abitudini e ritmi alimentari, ricorrono alle catene più
economiche in cui approvvigionarsi anche nel medio termine di
beni a lunga scadenza, soprattutto scatolame, in cerca
dell'offerta migliore".
Lo studio di Patrizia Polliotto conferma la crescita nelle
chiusure dei negozi al dettaglio, stimata a livello di media
nazionale di circa 2 all'ora nel 2022, che in Piemonte ha
portato a un incremento del 13% di perdita di botteghe
alimentari e di generi vari per la concorrenza della grande
distribuzione, lasciando anche molti piccoli comuni senza un
punto di riferimento commerciale di generi di prima necessità,
penalizzando così soprattutto i più anziani". (ANSA).
Caro vita porta piemontesi ai discount, +15% da gennaio
Studio del comitato piemontese dell'Unione nazionale consumatori
